Epistolario Francesco Trissino Panensacco
L'epistolario è composto da 182 unità archivistiche, che raccolgono 1011 documenti (di cui 999 lettere), consistenti in lettere indirizzate al conte vicentino Francesco Trissino. Tali missive abbracciano un arco temporale che si sviluppa dal 3 aprile 1833 fino al 23 dicembre 1869 e sono, per la maggior parte, ringraziamenti da parte dei mittenti al nobile vicentino per aver donato loro una copia del poema della Divina Commedia che lui stesso ha illustrato. Tra i vari letterati e nobili con cui Francesco Trissino è entrato in contatto spiccano i nomi di Almerico da Schio, Lodovico Gonzati e Niccolò Tommaseo. I ringraziamenti arrivano anche da accademie, come l'Accademia di Arcadia in Rima, l'Accademia Tiberina, e numerose cancellerie governative, come l'Ambasciata francese a Vienna, il Consolato Generale del Brasile. Si può notare quindi che lo scambio di lettere non è avvenuto solo in Italia tra città venete (Venezia, Verona, Vicenza, Treviso) e non (Milano, Napoli, Roma), ma da tutta Europa: sono presenti, infatti, documenti redatti in lingua francese da Parigi, in spagnolo da Madrid e in tedesco da Hannover.
L'Epistolario Trissino Panensacco è arrivato in Biblioteca Bertoliana il 18 giugno 1866, contestualmente ad una parte della cospicua raccolta di manoscritti di Leonardo e Alessandro Trissino, grazie alla donazione del nipote Antonio Porto. Originariamente risultò essere collocato nella camera G della prima sede della Bertoliana al palazzo del Monte di Pietà, come testimoniano le antiche segnature riportate a matita da Andrea Capparozzo (G. 4.2.8, G. 4.2.9). Ad eccezione di un numero esiguo, le camicie che contengono le missive sono originali e sono tutte ordinate alfabeticamente per mittente, e, quando possibile, le lettere sono state disposte in ordine cronologico e contrassegnate nell'angolo inferiore destro da una nuova numerazione.
1011 documenti di cui 999 lettere.