Epistolario Ortensio Zago
L'epistolario è composto da 30 fascicoli cartacei (u.a. 1-30) che contengono complessivamente 196 lettere inviate al conte Ortensio Zago (1654-1737) da vari mittenti, in un arco cronologico che va dal 28 luglio 1710 al 2 giugno 1729. Si tratta di missive di carattere prevalentemente professionale e d'affari, relative alle perizie idrauliche sul territorio della Serenissima affidate da committenti pubblici e privati e ad alcuni studi scientifici e storico-antiquari. Il carteggio di Zago entrò a far parte delle collezioni della Biblioteca civica Bertoliana nella seconda metà del XIX secolo attraverso la donazione di Enrico Tornieri, come indicato dalla nota del bibliotecario Andrea Capparozzo (1816-1884) apposta in inchiostro bruno sulla c. 1r della camicia di ogni u.a., "Dono En[ri]co Tornieri". Successivamente, altri manoscritti e carte geografiche dell'archeologo ed idraulico vicentino confluirono all'interno della Bertoliana tramite il legato di Enrico Tornieri nel 1897. Nell'Istituto sono conservati i mss. 1357, 2974, 2975, 2976, 2977, 2978, 2979, 2980, 2981, 2982, 2983, 2984, 2985, 2986, 2987, 2988, 2989, 2990, 3054 e 3128. Presumibilmente, la documentazione di Zago ereditata da Enrico Tornieri faceva parte della copiosa libreria privata del nobile letterato vicentino Arnaldo I° Arnaldi Tornieri (1739-1829). Confluito in Bertoliana, il carteggio fu collocato nella camera G dell'antica sede presso il Palazzo Monte di Pietà, prima del trasferimento nell'ex convento di San Giacomo dei Padri Somaschi nei primi anni del '900, come si attesta dall'antica segnatura "G. 4. 2. 1" apposta a lapis da mano non identificata sulla c. 1r della camicia della prima unità archivistica dell'epistolario e presente nello strumento di corredo "Carteggio collocato nella Camera G." (A. Capparozzo, Vicenza, BcB, s.d., p. 100). Si segnala che in "Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia" (G. Mazzatinti, Forlì, Casa Editrice Luigi Bordandini, 1892, vol. 2, p. 98) viene riportata, erroneamente, la segnatura "G. 4. 1. 12". Con il presente inventario si è deciso di introdurre "ex-novo" a lapis sull'angolo inferiore destro delle cc. 1r la numerazione dei documenti, interna ai singoli fascicoli e rispettosa del loro ordine temporale. Laddove i riferimenti alla datazione risultino espressi in "more veneto" (u.a. 6, nn. 3 e 4; u.a. 7, n. 1; u.a. 24, nn. 3 e 4), si è provveduto a convertirli secondo l'odierna datazione gregoriana in uso. In precedenza, il materiale epistolare era stato condizionato in fascicoli ordinati secondo il nominativo del mittente da Andrea Capparozzo, che aveva provveduto ad apporre in inchiostro bruno sulla c. 1r della camicia di ogni u.a. le indicazioni necessarie ad identificare i mittenti, la provenienza e, talvolta la datazione e il luogo di invio. Infine, sui documenti di quasi tutte le unità archivistiche sono presenti delle annotazioni posteriori di Ortensio Zago, in cui vengono indicati il nominativo del mittente, la datazione e l'oggetto dell'affare, come fosse una prima suddivisione della propria corrispondenza: u.a. 1, n. 3 (c. 2v); u.a. 2, nn. 1, 4, 6, 8, 12, 16, 19, 24, 27-29, 32, 43, 45, 49 e 50 (cc. 2v) e 18 (c. 1r); u.a. 3, nn. 5 (cc. 1r e 2v), 8 (c. 1r), 15, 18 e 19 (cc. 2v); u.a. 4, n. 1 (c. 2v); u.a. 6, nn. 1-3, 5 e 6 (cc. 2v); u.a. 7, nn. 1 e 4 (cc. 2v); u.a. 9, n. 1 (c. 2v); u.a. 10, nn. 2, 4 e 5 (cc. 2v); u.a. 11, n. 1 (c. 2v); u.a. 12, n. 2 (c. 2v); u.a. 14, nn. 1 e 23 (cc. 1r), 11, 13, 14, 21, 22 e 28 (cc. 2v) e 12 (cc. 2r e 2v); u.a. 15, n. 1 (c. 2v); u.a. 16, n. 1 (c. 2v); u.a. 17, nn. 1, 3 e 4 (cc. 2v); u.a. 18, nn. 1 e 5-7 (cc. 2v); u.a. 19, n. 2 (c. 1r); u.a. 20, nn. 1 e 2 (cc. 2v); u.a. 21, nn. 3 e 4 (cc. 2v); u.a. 22, n. 1 (c. 2v); u.a. 23, n. 1 (c. 2v); u.a. 24, nn. 2-4 (cc. 2v); u.a. 25, n. 1 (c. 2v); u.a. 28, nn. 3, 4, 6, 8, 11 e 16 (cc. 2v) e 2, 10 e 14 (cc. 1v); u.a. 30, nn. 1, 2 e 7-9 (cc. 2v).