Epistolario Festari
L'epistolario di Girolamo I°, Giuseppe e Girolamo II° Festari si compone di 14 unità archivistiche costituite complessivamente da 2.154 lettere rilegate in volumi, confluiti nelle collezioni della Biblioteca Bertoliana grazie alla donazione elargita nel 1892 da Giovanni Soster (1814-1893), noto erudito e cultore di storie patrie di Valdagno. Egli si occupò, a partire dai primi anni sessanta dell'Ottocento, di individuare e reperire la maggior parte dei carteggi personali dei tre illustri medici e naturalisti sia dalle raccolte conservate, per vie ereditarie, dai nipoti e pronipoti di Girolamo I°, a cui si riferiscono le u.a. 1-7, sia da quelle in origine depositate nella casa di Paolo Dalla Negra ad Arzignano, recuperate soltanto dopo un lungo periodo di ricerche che seguirono la loro dispersione (u.a. 8-14). Informazioni esaustive sul recupero del materiale, da Soster ordinato e rilegato in volumi e suddiviso in specifici nuclei, sono state inserite, come premessa, all'inizio di alcuni di essi, a cui si rimanda per maggiori approfondimenti: si vedano le u.a. 1, 3 (cc. II-IIIr), 6 (c. IIr), 7 (c. IIIr) e 8 (cc. 2-5r). Con la donazione giunsero alla Bertoliana ulteriori volumi manoscritti e a stampa relativi alla storia di Valdagno, della Vallata dell'Agno e delle fonti di Recoaro (dieci di questi volumi sono frutto delle ricerche di Soster; gli altri si legano alle figure di Antonio Mastini, Francesco Rubini e Domenico Rasia), nonché la cospicua corrispondenza intessuta tra Girolamo II° Festari e Carlo Annibale Pagani, costituita in origine da 14 volumi. Scelte postume alla donazione, e riconducibili ai bibliotecari Domenico Bortolan e Sebastiano Rumor, causarono lo smembramento della collezione creando, oltre al presente epistolario, anche quello di Carlo Annibale Pagani (BcB, Fondo Epistolari, bb. E. 81-84), dove vennero collocati sette dei 14 volumi citati. Vi è dunque un forte legame tra le unità 8-14 ivi presenti, che raccolgono le lettere di Festari II° indirizzate a Pagani, e quelle dell'Epistolario Pagani, costituito dalle corrispettive lettere di Pagani al medesimo. Una prima inventariazione del materiale venne eseguita da Adele Scarpari presumibilmente negli anni ottanta del Novecento: l'ordinamento fu tuttavia completato soltanto per le u.a. 5-14, a cui fu aggiunta la numerazione a matita delle lettere nell'angolo superiore destro, e la numerazione delle carte in quello inferiore sinistro. Risultava incompleta l'u.a. 3, presentante il conteggio delle lettere e delle carte rispettivamente sino alla n. 70 e alla n. 120; le u.a. n. 1 e 2, invece, conservano l'originaria numerazione redatta da Soster a penna nel margine superiore dei documenti. In queste ultime Scarpari si occupò di aggiungere le numerazioni mancanti in alcuni documenti da Soster non conteggiati, per lo più autografi di Girolamo I°: nel margine superiore si pone il conteggio delle lettere; nell'angolo inferiore sinistro il conteggio delle carte. Per una maggiore fruibilità e omogeneità del materiale, si è scelto di completare il conteggio dell'u.a 3 - in linea con il sistema adottato da Scarpari - e di redigere quello dell'u.a. 4. E' stata inoltre creata una serie specifica per ogni soggetto produttore: alla figura di Girolamo I° Festari si associano le u.a. 1 e 2; a Giuseppe Festari, suo nipote, le u.a. 3 e 4; a Girolamo II° Festari, fratello di Giuseppe, le u.a. 5-14. Gli argomenti della corrispondenza di Girolamo I° e di Giuseppe, noti medici e soprintendenti alle fonti di Recoaro Terme, vertono essenzialmente attorno a questioni d'ambito medico, a raccomandazioni di pazienti e a disquisizioni inerenti alla storia naturale. Tra i mittenti si segnalano la poetessa Francesca Valvasor Morelli, Simone Stratico, il senatore Sebastiano Bologna, il bibliografo ed erudito Francesco Testa, numerosi medici e altri personaggi dell'ambiente culturale vicentino. Il carteggio di Girolamo II°, invece, oltre a documenti incentrati su tematiche d'ambito medico, raccoglie missive inviate dal medesimo a vari componenti della famiglia Soster (u.a. 5), altre di uomini illustri nel campo delle lettere o delle scienze come, per esempio, Ambrogio Fusinieri, Tomaso Antonio Catullo, Emilio Amedeo De Tipaldo e Vincenzo De Castro (u.a. 6-8), e infine le già citate lettere scritte all'amico Pagani. Si rimanda alla descrizione interna delle singole unità per maggiori approfondimenti circa l'ordinamento dei documenti, in prevalenza disposti da Soster in ordine temporale, i singoli interventi eseguiti da Scarpari e le curiosità riguardanti il contesto storico-culturale delle zone di Valdagno e di Recoaro. Si segnala il forte legame della documentazione con i manoscritti 2782, 2802, 3005 e 3366 conservati alla Bertoliana. Questi, tutti opera di Soster, raccolgono numerose copie e alcuni originali delle lettere appartenti ai Festari; in essi si apprende inoltre che 36 lettere dell'epistolario, così come la documentazione indirizzata ai componenti della famiglia Soster, facevano in origine parte di una personale raccolta dello storico valdagnese, da lui smembrata per permettere d'integrare i carteggi raccolti in seguito.
14 volumi.