Soggetto produttore

Festari, Girolamo I

1738 ott. 12 - 1801 lug. 03

«Girolamo Festari I° nacque a Valdagno, il 12 ottobre 1738, da Giuseppe e Margherita Tonelli. Appartenente a una delle più illustri famiglie della valle dell'Agno, con dimora nell'omonimo palazzo sito nel centro storico del paese (cfr. Cevese 1982, pp. 111-115), Girolamo si distinse presto nel campo medico proseguendo l'ininterrotta tradizione famigliare: ben sei Festari, infatti, dal 1684 al 1888, esercitarono la professione di medici, garantendosi prestigio sociale e numerosi contatti con i più importanti naturalisti e uomini di scienze del tempo. Compiuti gli studi nelle università di Bologna e di Padova, si specializzò in seguito nello studio delle proprietà curative delle acque minerali di Recoaro, di cui divenne Sovrintendente alle fonti dal 1778 e fino alla morte per decreto della Serenissima. Con il termalismo Recoaro divenne presto meta ambita di numerosi pazienti provenienti da tutta Italia ed Europa, sollecitati da medici corrispondenti di Girolamo e da docenti di medicina italiani. Molte sono infatti le lettere a lui indirizzate da noti personaggi del tempo come, per esempio, Leopoldo Marcantonio Caldani, Andrea Comparetti, Pietro Moscati e Antonio Turra; ma anche da amici e collaboratori, quali Elisabetta Caminer Turra, direttrice del "Giornale Enciclopedico", e Marco Carburi, docente di chimica a Padova, massone e giacobino. Grazie ai viaggi intrapresi in vari stati italiani Festari potè visitare collezioni di fossili, orti botanici e ospedali, percorrendo altresì alcuni dei territori geologicamente più interessanti della penisola. Nel 1772 e 1776 effettuò due viaggi orittologici sulle Alpi vicentine e nel Friuli, mentre tra la fine del 1786 e l'inizio del 1787 risale la visita a Napoli, dove compì alcune osservazioni sui vulcani. Famoso, inoltre, il viaggio in Svizzera compiuto insieme al senatore veneto Angelo Quirini (1777), durante il quale ebbe la fortuna d'incontrare Voltaire, di cui egli era un fervido seguace. Da sempre incline a qualsiasi interesse culturale partecipò attivamente, fino al 1785, alla vita della loggia massonica "I veri amici", con sede a Vicenza in contrada Carpagnon, esercitando inoltre la carica di conservatore del Monte di Pietà di Valdagno dal 1772. Interagì infine con il doge Paolo Renier per la costruzione della strada collegante Recoaro con Valdagno. Definito persona «d'ottima indole, di studio indefesso, e di giudicoso e perspicace discernimento» dal geologo Giovanni Arduino, Girolamo non ambì mai, nonostante la designazione agli inizi del 1787 di una cattedra nell'Università di Padova, alla gloria di una vita colma di successi pubblici. Al nipote Giuseppe - anch'egli medico - confidava infatti la sua predilezione per la quiete e la tranquillità domestica "coltivando le Muse fra il silenzio delle patrie mura per mio semplice piacere, non aspirando all'incomoda gloria di dettar lezioni dalla cattedra". Morì in patria di apoplessia il 3 luglio 1801». Altre sue personali considerazioni, unite alla cospicua corrispondenza indirizzatagli da personaggi vicentini e italiani, si ritrovano all'interno dell'epistolario Festari depositato alla Biblioteca civica Bertoliana (Fondo Epistolari, b. E. 39; si veda anche la corrispondenza legata al nipote Giuseppe: bb. E. 40, 41), nonché nel manoscritto opera di Giovanni Soster, storico di Valdagno, dedicato esclusivamente alla storia della rinomata famiglia (Biografie. Viaggi. Lettere. Memorie sulle acque di Recoaro del dottore Girolamo Festari I° e Serie cronologica de' medici Festari di Valdagno, raccolte da Giovanni Soster 1871, BcB, ms. 3366). In Bertoliana si conservano nella sezione "Manoscritti Gonzati" i manoscritti autografi di Festari (mss. 3359-3370), le cui schede catalografiche sono redatte in Nuova Biblioteca Manoscritta. Per ulteriori fonti inedite conservate alla Bertoliana e in altre istituzioni si rimanda al testo di Paolo Preto (Preto 1995, pp. 181-188), da cui questa biografia è stata tratta.
Biografia di riferimento:
Biografie. Viaggi. Lettere. Memorie sulle acque di Recoaro del dottore Girolamo Festari I° e Serie cronologica de' medici Festari di Valdagno, raccolte da Giovanni Soster 1871, BcB, ms. 3366
Barbieri abate Giuseppe di Bassano e Festari dottore Girolamo di Valdagno illustrati da Giovanni Soster, BcB, ms. 3005
S. Rumor, Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, Venezia 1905, p. 614, 615
P. Preto, Girolamo Festari_ medicina, "lumi" e geologia nella Valdagno del '700, Valdagno 1995
P. Preto, Festari, Girolamo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 47 (1997), Roma 1997, pp. 297-299

Festari, Girolamo II

1787 apr. 05 - 1861 lug. 04

«Io posso vantare di essere l'unico che possegga tutti gli Scritti del Dottore Girolamo Festari, dei quali, io spero, verrà un giorno in cui sarà fatta pubblica una parola di lode, e sarà giustamente rimproverato il silenzio tenuto dai cultori delle belle lettere sulla morte e sui lavori letterari dell'illustre Valdagnese». Così scrive, il 22 novembre 1865, il noto studioso e storico Giovanni Soster, occupatosi di recuperare la maggior parte della documentazione appartenente all'illustre famiglia Festari, da generazioni distintasi nell'esercizio della professione medica (ben sei Festari infatti, dalla fine del Seicento al 1888, furono insigni medici). Oltre all'Epistolario Festari, depositato alla Biblioteca Bertoliana (Fondo Epistolari, bb. 36-41), che raccoglie la cospicua corrispondenza pertinente con Girolamo II°, il fratello Giuseppe e l'omonimo zio Girolamo I, si conservano nella medesima istituzione due manoscritti autografi di Soster (mss. 2782 e 3005) dove si raccolgono le principali notizie biografiche riguardanti Girolamo II°. Grazie a questi si apprende che egli nacque a Valdagno da Giovanni Battista e da Teresa Calvi, il giorno 5 aprile 1787. Compì gli studi di medicina nelle università di Padova e di Bologna, e «fino da quel tempo egli aveva manifestati nobili ed elevati sentimenti per cui si era guadagnata la stima e la benevolenza di buone e colte persone, e seppe bene comprendere il valore di una distinta educazione, e di un nome onorato». Conseguita la laurea a Padova il 17 giugno 1810, svolse in seguito la professione di "medico condotto" di Valdagno e di altri comuni limitrofi dal 1° agosto 1817 al 31 dicembre 1819. «Visse il Festari costantemente nella sua patria a lui carissima, e portò sempre tale affezione allo studio che ne fece sua principale delizia ed occupazione. La lettura dei classici Poeti era la sua prediletta; ed infatti i di lui lavori sono più in verso che in prosa. Molte delle sue Poesie le dedicò al celebre Oratore Giuseppe Abate Barbieri del quale era molto amico, come egualmente lo era del poeta Antonio Bevilacqua, del filosofo Giuseppe Bianchetti, del professore e biografo Emilio De Tipaldo, del famoso giurista Domenico Cavaliere Rossetti, del letterato Carlo Annibale Pagani e di altri uomini illustri». Il giorno 20 ottobre 1824 avvenne un funesto avvenimento: andando a caccia, per la quale aveva molto trasporto, si ferì alla mano sinistra, poi "maestrevolmente" operata dal dottor Luigi Dalla Barba. Sposò nel 1839 la nobile Sofia De la Casa (chiamata anche "Dalla Casa"), figlia di un noto professore di matematica dell'Università di Padova, dalla quale ebbe un figlio (oggi l'unico riportato nelle fonti), Carlo Vittorio, nato nel 1843. Oltre che come medico, si distinse come poeta e letterato, ottenendo il Diploma di Socio corrispondente dell'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Padova, dell'Accademia Olimpica di Vicenza e dell'Ateneo di Bassano, nonché la nomina nel 1846 a Membro dell'Istituto d'Africa di Parigi e a Membro dei Congressi Scientifici di Lucca, Milano, Padova e Venezia. «Passava il Festari tutto solo ogni anno una parte dell'autunno, pel divertimento della caccia, nel suo piccolo casino ad uso di uccellanela in Gajarsa, poco distante da Valdagno da lui chiamato il suo romitaggio; ma non per questo egli cessava anche lassù di consecrare alcune ore allo studio, ed abbiamo alcune sue poesie che appunto da quel solito luogo gli furono ispirate. [...] Furono aurei i suoi costumi, illibata sempre la sua vita, che dopo lunga e penosa malattia ebbe fine la sera del 4 luglio del 1861».
Biografia di riferimento:
Poesie e Prose edite ed inedite del Dottore Girolamo Festari II° di Valdagno e Cenni biografici. Articoli critici. Alcune lettere, in copia, al Festari indirizzate da' suoi Amici. Raccolte da Giovanni Soster Volume I 1865, BcB, ms. 2782
Barbieri Abate Giuseppe di Bassano e Festari Dottore Girolamo di Valdagno Illustrati da Giovanni Soster 1888, BcB, ms. 3005
Biografie. Viaggi. Lettere. Memorie sulle acque di Recoaro del dottore Girolamo Festari I° e Serie cronologica de' medici Festari di Valdagno, raccolte da Giovanni Soster 1871, BcB, ms. 3366
S. Rumor, Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, Venezia 1905, pp. 615-618

Festari, Giuseppe

1769 mag. 11 - 1839 set. 16

Giuseppe Festari nacque a Valdagno, l'11 maggio 1769, da Giovanni Battista e Teresa Calvi. Nipote del celebre medico Girolamo I, proseguì la tradizione famigliare compiendo gli studi di filosofia e medicina nelle università di Bologna e Padova, ottenendo la laurea il 13 maggio 1788. Specializzatosi per sei anni fra Bologna e Firenze, proseguì l'attività di "medico condotto" in patria divenendo, alla morte dello zio (1801), Sovrintendente alle fonti di Recoaro Terme, al tempo meta ambita per pazienti provenienti da tutta Italia ed Europa. Sposò, il 4 novembre 1797, Camilla Palazzi, vedova di Lodovico di Bologna, da cui ebbe un figlio, Lodovico, nato nel 1804 (l'unico a oggi individuato nelle fonti). Ricoprì svariate cariche pubbliche: diresse al Nobile Uffizio di Sanità di Vicenza una "Memoria Medico-pratica sull'attività delle Acque Minerali di Recoaro"; fece parte del Collegio dei Dotti, composto dai cittadini scelti fra gli uomini più celebri in ogni genere di Scienze ed Arti; ricoprì per vario tempo, infine, la carica d'onore di Primo Savio Municipale di Valdagno. Morì di apoplessia fulminante, come lo zio Girolamo, il 16 settembre 1839. Di lui rimangono alcuni scritti (si veda: Rumor 1905, p. 619) e la cospicua corrispondenza personale conservata alla Biblioteca Bertoliana. Qui, oltre all'epistolario, testimonianza dei rapporti intessuti sia con lo zio Girolamo, sia con pazienti e uomini di scienze (Fondo Epistolari, bb. E. 40, 41), si colloca il manoscritto intitolato "Notizie Biografiche e Scritti sulle Acque di Recoaro del Dottore Giuseppe Festari di Valdagno Raccolte da Giovanni Soster" (ms. 2802), dove sono raccolte numerose lettere autografe del medesimo e vari altri documenti a lui indirizzati.
Biografia di riferimento:
Notizie Biografiche e Scritti sulle Acque di Recoaro del Dottore Giuseppe Festari di Valdagno Raccolte da Giovanni Soster, BcB, ms. 2802
S. Rumor, Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, Venezia 1905, pp. 618-619

Epistolario Festari

1769 ott. 29 - 1879 mar. 10 unità archivistiche 14