Soggetto produttore

Bedeschi, Giulio

1915 gen. 31 - 1990 dic. 29

Primo dei quattro figli di Elisa Belli e Edoardo Bedeschi, funzionario del Provveditorato agli studi, nasce ad Arzignano il 31 gennaio 1915. A Vicenza frequenta le scuole del "Patronato Leone XIII" e il Liceo classico "Antonio Pigafetta". I compagni qui incontrati, lo storico-giornalista Gianni Pieropan e Mariano Rumor, saranno poi gli amici di una vita. I trasferimenti del padre, prima a Venezia e poi a Forlì, lo portano a terminare gli studi di medicina, iniziati all'Università di Padova, presso l'Ateneo bolognese. Nel 1940 frequenta il Corso Allievi Ufficiali della Scuola Militare di Sanità di Firenze. Presto viene impiegato nella campagna Greco-Albanese, nei ranghi della fanteria nel battaglione "Casale". Il rientro in Italia coincide anche con il suo trasferimento al corpo degli alpini, il "Gruppo Conegliano" della Divisione Julia, con cui parte per il fronte russo nell'estate del 1942. Testimone dello sfascio delle truppe dell'Asse sul Fronte orientale e della conseguente tragica ritirata, trae da questa sua esperienza materia e ispirazione per il suo libro più conosciuto, Centomila gavette di ghiaccioIl manoscritto, redatto di getto tra il 1945 e il 1946 sotto il peso di ricordi brucianti, viene rifiutato per diciotto anni da molte importanti case editrici, riuscendo a trovare uno sbocco editoriale solo nel 1963 con Mursia. Il successo di pubblico è immediato. Il libro conta a tutt'oggi 130 edizioni, per circa tre milioni di copie vendute. Nel 1964 è insignito del "Premio Bancarella". Negli anni successivi Bedeschi si impegna sia sul versante giornalistico, con collaborazioni a L'EuropeoGenteStoria illustrata, sia nella composizione di altri romanzi, sempre incentrati sulle sue esperienze di guerra: Il Peso dello zaino(1966), La rivolta di Abele e La mia erba è sul Don (1984). Già negli anni Settanta inizia a realizzare, sempre in collaborazione con Mursia, una raccolta delle testimonianze di coloro che hanno combattuto nei vari fronti della Seconda Guerra Mondiale. È la serie dei celebri volumi Nikolajewka: c'ero anch'ioFronte d'Africa: c'ero anch'ioFronte Yugoslavo: c'ero anch'io,Fronte Greco-albanese: c'ero anch'io. Nel 1990, dopo la lunga parentesi lombarda, rientra in Veneto, a Verona, dove muore il 29 dicembre dello stesso anno.

Carte Giulio Bedeschi

[sec. XX]