Soggetto produttore

Trissino, Leonardo

1780 lug. 13 - 1841 apr. 12

Il conte Leonardo, discendente della nobile ed antica famiglia dei Trissino Baston dal Vello d'oro, nacque a Vicenza il 13 luglio 1780 da Marcantonio, letterato e membro dell'Accademia Olimpica, e dalla nobile veronese Cecilia degli Emili. Cresciuto in un ambiente culturalmente vivace fin dall'infanzia, fu educato dal gesuita Liberale Paganini. Divenuto a 23 anni membro dell'Accademia Olimpica, tenne corrispondenza e fu in contatto con illustri personaggi contemporanei come Giacomo Leopardi, Antonio Canova, Leopoldo Cicognara, Antonio Cesari, Pietro Giordani accolti nella splendida villa di Trissino e nel palazzo cittadino al Corso. Si occupò soprattutto di letteratura e belle arti, fu mecenate e collezionò stampe, medaglie, ritratti e gessi prediligendo l'arte del suo paese. Raccolse varie notizie sul letterato cinquecentesco Giangiorgio Trissino, materiali biografici su artisti e scrittori, soprattutto vicentini, note descrittive su Vicenza e memorie biografiche su alcuni suoi concittadini. Nonostante lo studio intenso e assiduo, pubblicò pochissimo. Le sue opere, in forma di appunti e miscellanee, sono rimaste manoscritte e sono conservate nella Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, insieme al ricco carteggio. Vanno menzionati "Artisti Vicentini", "Abecedario pittorico, ossia notizie degli artefici vicentini", "Cose osservabili nella città di Vicenza". Viaggiò per l'Italia con Girolamo Egidio di Velo, ricercatore di antichità romane. Cospicua e ricca si presentava la raccolta di libri di Trissino, che costituiva una vera e propria biblioteca di immenso valore. Giacomo Leopardi nel 1820 gli dedicò la canzone "Ad Angelo Mai". Il 20 aprile 1820 Leonardo fu nominato membro della "Commissione al Pubblico Ornato" e ne fu presidente fino al 1825, anno in cui decise di abbandonare la commissione. Tra il 1822 e il 1841, qualche tempo prima di morire, venne scelto quale membro del Consiglio Comunale. Nel 1824 fu eletto Assessore Municipale e nel 1826 e 1833 venne prescelto per la terna di Podestà: cariche pubbliche che confermano il ruolo di primaria importanza che Trissino ricopriva nel tessuto cittadino. Si distinse come mecenate di artisti e letterati, come organizzatore della vita intellettuale della città di Vicenza, giovando alla cultura locale ed ottenendo l'ammirazione dei concittadini e di molti dotti del tempo. Con il padre Marcantonio e il fratello Alessandro si fece promotore del restauro della villa di Trissino, oltre che del palazzo Trissino Baston di Vicenza, incrementando l'attività di conservazione ed abbellimento dei monumenti della città. Il 28 aprile 1827 partecipò ad una riunione di intenditori d'arte per risolvere la lunga e dibattuta questione del soffitto del Teatro Olimpico. Il 30 dicembre 1834 entrò a far parte della "Direzione della Pinacoteca Civica", ossia della commissione direttiva che preparò la costituzione, da parte del Consiglio Comunale, del museo civico di Vicenza. Al 1838 risale la proposta di acquisto di Palazzo Chiericati affinchè fosse adibito a sede del museo cittadino. Morì il 12 aprile 1841 di emorragia interna e fu sepolto nella cappella di famiglia nel Cimitero Monumentale di Vicenza.

Trissino, Alessandro

1775 mag. 11 - 1851 apr. 20

Alessandro Trissino Baston nacque l'11 maggio 1775 e morì il 20 aprile 1851, figlio di Marcantonio Trissino, letterato e membro dell'Accademia Olimpica, e della nobile veronese Cecilia degli Emili.
Fratello di Leonardo, studioso cultore delle arti e della letteratura, fu Cavaliere di Malta e Deputato Provinciale. Fu l'ultimo Trissino ad abitare nel Palazzo al Corso di Vicenza, successivamente passato ai Da Porto che lo cedettero poi al Comune di Vicenza.
Nel 1843 ultimò i restauri della Villa Inferiore a Trissino, dopo l'incendio del 1841 causato da un fulmine.

Epistolario Trissino Baston

1529 - 1889 unità archivistiche 694