Soggetto produttore

Scapin, Virgilio

1932 lug. 11 - 2006 dic. 27

Virgilio Scapin nasce a Vicenza, in via Durando, l'11 luglio 1932. È figlio del gestore del bar Firenze in piazzetta Palladio, privilegiato luogo di ritrovo dei vicentini dell'epoca e punto prospettico da cui Scapin ama osservare lo svolgersi della vita cittadina. Dopo la quinta elementare entra in seminario, dove studia per otto anni: di questa esperienza racconta diffusamente nel suo primo romanzo "Il chierico provvisorio" (Longanesi 1962). Per quattro anni frequenta le scuole a Montecchio Maggiore, per un anno a Vigone e quindi, per un certo periodo, a Riva del Garda e a Ponte di Piave. Dopo il diploma inizia a frequentare l'università Ca' Foscari di Venezia, senza però mai laurearsi. Nel 1961 sposa Pina, dalla quale avrà due figlie, e nel 1963 inaugura la sua Galleria Libreria Due Ruote nel centro storico di Vicenza, punto nevralgico non soltanto della sua esistenza ma anche di quella di molti vicentini amanti dei libri non troppo convenzionali e della compagnia genuina. Proprio la fortunata apertura della libreria gli permette di intrattenere rapporti con molti scrittori, giornalisti e illustri personaggi della cultura contemporanea: Eugenio Montale, Umberto Eco, Andrea Zanzotto, Goffredo Parise, Giulio Einaudi, solo per citarne alcuni. Pieno di interesse nei confronti del teatro e del cinema, si cimenta anche nel ruolo di attore: la sua prima interpretazione è in "Signori e signore" di Pietro Germi, in cui interpreta il personaggio di don Schiavon, a cui segue la parte del conte Lancillotto ne "Il commissario Pepe" di Ettore Scola.
Esperto tanto di enogastronomia quanto di critica d'arte, amante tanto della cultura contadina quanto della parola arguta e ben piazzata, traspone in tutti i suoi romanzi questa personalità così umana e fantasiosa. Grazie ad essi ottiene diversi premi e onorificenze: nel 1995 vince il Premio Campiello con "Il bastone a calice" (Neri Pozza 1994) e nel 2000 è selezionato come finalista della sezione Narrativa del Premio Comisso con "Una maschia gioventù" (Neri Pozza 1998). Oltre ai testi già citati, Scapin è autore di: Supermarket provinciale (Longanesi 1969), I magnasoete (Bertani 1976), La giostra degli arcangeli (Neri Pozza 1983), Cattivi pensieri (Neri Pozza 2000), I magnagati (Biblioteca dell'Immagine 2001), Due Parkinson non sempre paralleli (Lampi di stampa 2003). Avendo utilizzato spesso il folkloristico mondo di Breganze come pacioso sfondo dei suoi libri, la città decide di conferirgli la cittadinanza onoraria. Da segnalare, inoltre, altri due importanti titoli a cui Scapin era parimenti affezionato: priore della "Venerabile Confraternita del Baccalà alla Vicentina" e accademico olimpico a partire dal 2000. Negli ultimi anni della sua vita soffre di Parkinson e muore a Vicenza il 27 dicembre 2006.
Marco Cavalli, nel testo introduttivo di "Sculture di Nereo Quagliato", lo ritrae così: "avaro di parole come in un film di Antonioni, lento di movenze come un romanzo vittoriano in due volumi, Virgilio Scapin si è prestato alle genuflessioni e agli effluvi di incenso dei vicentini con una neutralità intinta nella cortesia che poteva significare qualunque cosa".
Donatore delle sue carte alla Biblioteca civica Bertoliana.

Carte Virgilio Scapin

[1950 - 2010] unità archivistiche 192