Soggetto produttore

Editrice La Locusta

1954 - 2009

"Mentre pensavo al nome da dare all'editrice, mi capitò di aprire il Vangelo, per trarne ispirazione. Era Matteo, capitolo tre, versetto quattro, dove parla di S. Giovanni Battista che mangiava locuste e miele selvatico. Mi colpì l'immagine di questo insetto che non mangiava, ma si faceva mangiare. E decisi che i libri che avrei stampato sarebbero stati piccoli, forse fastidiosi per qualcuno, ma fatti per essere mangiati". Così Rienzo Colla spiega il nome della sua casa editrice, il cui primo volume ad essere pubblicato, nell'inverno del 1954, è "La parola che non passa" di don Primo Mazzolari. Complessivamente sarebbero stati una sessantina i titoli del profetico parroco di Bozzolo sugli oltre 300 pubblicati da La Locusta, la cui veste tipografica rimane sempre inconfondibile: libretti bianchi con la copertina delicatamente avvolta in carta velina.


La storia dell'editrice coincide totalmente con la storia del suo fondatore, che vive l'esperienza di editore come una personale vocazione e una ricerca intima di Dio. «Dire La Locusta è dire Rienzo Colla, e dire Rienzo Colla è dire La Locusta », scrive acutamente Nazareno Fabretti. Della sua piccola azienda Colla è infatti il direttore, il redattore, il correttore di bozze, il magazziniere, lo spedizioniere.
Rienzo Colla, nato a Vicenza il 28 marzo 1921, nel 1954 assieme ad alcuni amici e colleghi probabilmente conosciuti nell'ambiente dell'Oratorio dei Filippini o nella Confederazione della Società di San Vincenzo, tra i quali Carlo Chiovato e Giuseppe Biasin, fonda la casa editrice La Locusta con l'intento di devolvere i proventi della vendita dei libri alle persone bisognose. Inizialmente il direttore de La Locusta è Carlo Chiovato (a partire da metà del 1955 fino presumibilmente al 1959); il gruppo avrà sede in contrà Santa Barbara nel centro storico di Vicenza.
Dalla vicinanza alla figura e al pensiero di don Primo Mazzolari si concretizza l'attività editoriale de La Locusta, che nel 1954 pubblica "La parola che non passa". Non è solo un sodalizio editoriale, ma soprattutto un'amicizia accomunata da uno stesso Credo, testimoniata dalle lettere scambiate tra i due, e dopo la morte di don Primo (1959), dalla volontà di continuare a riproporre il pensiero del parroco di Bozzolo nelle scelte editoriali de La Locusta.


Il catalogo de La Locusta, iniziato nel 1954, si chiude nel 2004 con due titoli. È composto complessivamente di 326 titoli, pubblicati all'inizio in modo "discreto": un titolo del 1954, due nel ‘55, due nel ‘56, due nel ‘57, uno nel ‘58, tre nel ‘59, sei nel 1960, dieci nel ‘61. Al crescendo degli anni dell'inizio corrisponde un rallentamento negli anni conclusivi: due titoli nel 1999, quattro nel 2000, quattro nel 2001, due nel 2002, due nel 2003, due nel 2004. Dall'esame del catalogo si può delineare una classificazione:


Classici: Figurano nel catalogo Johannes Taulero, Francesco d'Assisi, Giovanni della Croce, Meister Eckhart, Angelo Silesio, Ambrogio di Milano, Cromazio di Aquileia. Angela da Foligno, Blaise Pascal, Plotino, Reiner M. Rilke, Romano il Melode, J. Wolfgang Goethe.


Teologi: John Henry Newman, Karl Barth, Karl Rahner, H. Urs von Balthasar, Jean Daniélou, Romano Guardini, Divo Barsotti, Italo Mancini, Emilio Guano, Thomas Merton.


Intellettuali: Giovanni Papini, Domenico Giuliotti, Giuseppe De Luca, A. Carlo Jemolo, Carlo Bo, Edith Stein, Simone Weil, Georges Bernanos, Emmanuel Mounier, Jacques Maritain, Charles Péguy, Léon Bloy, Julien Green, Graahm Greene, Thomas S. Eliot, Federico Garcia Lorca, Andrej Siniavskij.


Cattolicesimo/cristianesimo militante: Charles de Foucauld, René Voillaume, Giorgio La Pira, Lorenzo Milani, David Maria Turoldo, Sirio Politi, Ernesto Balducci, Raimundo Panikkar, Ivan Illich, Heinrich Böll, Martin Luther King, Mohandas K. Gandhi, Jean-Yves Jolif, Raniero La Valle.


Il 18 luglio 2009 Rienzo Colla muore a Vicenza, dopo alcuni anni di malattia; con lui l'attività editoria de La Locusta si chiude.


 


 

Archivio della Casa editrice La Locusta

1909 apr. 29 - 2008 gen. 03 unità archivistiche 563