Soggetto produttore

Righi, Luciano

n. 1938 ago. 22

Nato a Castelgomberto. Iscritto all'Azione cattolica dal 1948 e dirigente locale tra il 1954 e il 1970. L'impegno nella politica nasce da subito, infatti, già nel 1955 è già Presidente del Circolo studenti medi "G. Federici" della Dc di Malo. Dirigente locale tra il 1956/58. Secondo Luaciano Righi, in quegli anni, i partiti avevano una funzione di preparazione politica dei propri associati. In particolare Righi ricorda Bortolo Brogliato per la formazione dei giovani con la storia e i teorici del movimento cattolico. 1958 delegato comunale della Dc. 1960/64 componente del Comitato regionale della Dc e così anche dal 1966 al 1986. 1962-64 Consigliere nazionale della Dc per il Mg. Dal 1960 al 1986 all'interno del partito occupa le cariche di: - componente del Comitato e della Direzione provinciale; - Vice segretario provinciale; - Dirigente organizzativo; - Dirigente per i problemi del lavoro. Dal 1969 al 1975 Consigliere nazionale della Dc. Iscritto alla Cisl dal 1958 e dirigente locale per la Fib-Cisl tra il 1960 e il 1975. Dirigente organizzativo del Comitato provinciale della Democrazia cristiana di Vicenza nel 1964. Nel 1964 viene eletto Consigliere del Comune di Vicenza, lo resterà fino al 1973. Il 25 giugno 1965 è nominato revisore dei conti del Comune di Vicenza e delle Aziende municipalizzate per l'anno di esercizio 1964 assieme a Giulio Tozzi e Lino Nicoletti. 1969 dimissioni dal Comitato cittadino della Dc ma respinte. 1970/72 delegato provinciale per la Dc. 12 giugno 1970 viene rinominato Consigliere comunale. 7 luglio 1971 diviene membro della Commissione consiliare per il decentramento. 6 marzo 1973 Membro del Consiglio di amministrazione dell'Istituto autonomo case popolari di Vicenza, di cui diverrà poi Vice presidente. Rassegna quindi le dimissioni dalla carica di consigliere. Lo rimane fino al 1975. Del 24 ottobre 1973 una lettera di un consigliere che esprime la speranza che, fra i due incarichi, Righi opti per quella di Consigliere [Fasc. 31/1]. Dal 1975 al 1983 è Consigliere regionale. Dal 21 novembre 1975 è Assessore regionale. In questo periodo si prodiga affinché le fabbriche non vengano costrette a pesanti tagli nei loro organici. Vengono inoltre promulgate leggi regionali per l'ubicazione degli insediamenti produttivi e per la creazione, nel 1979, di una società finanziaria "Veneto Sviluppo" promossa dall'Assessorato all'Economia e al lavoro. La legge 833/1978 istituisce le Ulss. Si cerca di dare aiuto alle aziende in difficoltà (Lanerossi, Smalterie metallurgiche venete, Laverda, ecc.). L'impegno di Righi per la promozione del prodotto dell'impresa veneta lo porta spesso a viaggiare nel paese ma anche all'estero. Nel 1978 si reca in Australia assieme ad Edorardo Luciani, Presidente della Camera di Commercio di Belluno e fratello di Albino. Durante il viaggio avviene la morte del papa ma il fratello decide di proseguire il viaggio. Nel 1982 viene invece organizzata a Francoforte sul Meno un'iniziativa denominata "Made in Venetien". Agli inizi degli anni Ottanta sono in crisi soprattutto i settori della ceramica e della concia. Nel 1981 un accordo tra la Giunta regionale e l'Enel permette l'avvio della Centrale termoelettrica di Porto Tolle. Nel 1982 la Regione interviene nel caso della ditta Utita per scongiurare licenziamenti in massa. Nello stesso anno vengono discusse e approvate leggi regionali in materia di controllo dei prezzi e disciplina del trasporto pubblico locale. Nel 1983 rassegna le dimissioni dal Consiglio regionale poichè viene eletto alla Camera dei deputati. 12 novembre 1983 - 6 luglio 1995 : Responsabile del settore artigianato del Dipartimento economia della Democrazia cristiana. 1983: appartiene alla Commissione "Igiene e sanità pubblica". Nel 1984 componente della Commissione parlamentare "Industria e commercio". Rimane sempre legato al territorio, portando alla Camera istanze ed esigenze del vicentino e del Veneto, anche in fatto di criminalità e ordine pubblico (solo per citare qualche problematica: periodo delle droghe, sequestri di persona - ricordiamo il caso del giovane vicentino Carlo Celadon - , terrorismo "rosso" e "nero"). Nell'agosto 1985 il Parlamento approva la legge quadro sull'artigianato, mentre l'anno successivo viene istituito il "Fondo nazionale per l'innovazione e la promozione dell'artigianato". Nella campagna elettorale del 1987 si afferma "Luciano Righi ha partecipato al 97% delle sedute della Camera dei deputati: è la prova della sua serietà e del rispetto per il suo incarico e per i suoi elettori". 1987: assegnato alla X Commissione "Attività produttive" e alla XI "Lavoro" in qualità di supplente (1987 - 1988). Supplente anche del Collegio revisori dei conti. 1988/1989 aspro confronto tra Righi e Battaglia per le due diverse proposte di legge sull'artigianato. Come deputato ha proposto un'indagine conoscitiva per la X Commissione sulla situazione energetica del paese. Nel settembre 1991 viene approvata a larga maggioranza la legge per la piccola impresa (dopo la fusione tra la proposta di Righi e quella di Battaglia, della quale era stato incaricato lo stesso Righi). Una cultura tipicamente veneta, quella della piccola impresa, viene grazie a lui trasferita a legge nazionale. 1991: eletto capogruppo Dc nella X Commissione. Righi si è sempre considerato "al servizio dei cittadini", tanto da essere interpellato da singoli cittadini anche se il rapporto privilegiato era con le associazioni di categoria che si facevano portavoce delle necessità di larghi gruppi. Dal 2001 al 2004 ricopre la carica di Vice presidente dell'Istituto Rezzara a Vicenza, dal 2004 al momento presente ne è Presidente. Righi è anche membro delle Associazioni degli ex Consiglieri della Regione Veneto e degli ex Parlamentari della Repubblica. Il suo impegno spazia anche in altri settori della vita pubblica: è stato Presidente della Lega nazionale Skyroll e di quella dello Speedway, due sport particolari che però sono ben radicati nel vicentino. [alcune osservazioni sono ricavate da un colloquio con Righi stesso avvenuto il 26 aprile 2010]. Donatore alla Biblioteca Bertoliana.

Fondo Luciano Righi

1938 - 2022 unità archivistiche 307