D'Ambros, Giuseppe
1902 set. 11 - 1979 gen. 23
Giuseppe D'Ambros detto Marco di Fonte Abelina, nasce a Recoaro l'11 settembre 1902 da Francesco e Adelaide Faccio, commerciante di legnami. É una delle figure di maggior rilievo della Resistenza vicentina, costruttore, insieme a Pietro Tovo detto "Piero Stella", del movimento partigiano dell'alta valle dell'Agno.
La sua casa era il sicuro riferimento per i comandanti e le prime pattuglie del Gruppo Malga Campetto, nucleo della futura Brigata Garemi, successivamente Divisione Ateo Garemi, e continuerà a esserlo fino al 13 dicembre 1944, quando venne bruciata, insieme alla segheria, dai nazi-fascisti per rappresaglia.
L'abitazione di Giuseppe D'Ambros costituiva, quindi, un punto di raccordo essenziale per i dirigenti della Resistenza, per i partigiani della montagna, per le staffette e per i rifornimenti logistici (cibo, vestiario, equipaggiamento, armi, munizioni).
D'Ambros ebbe come collaboratori fidati Pietro Benetti "Pompeo", Primo Benetti "Ceo", Rino Cavion "Armando", Narciso Comerlati "Nerone", Nebrilio Asnicar, Emilio Gorlin, Giovanni Caneva, Giovanni Pozza "Trenker", Daniele Bruni, Albino Cailotto, Abramo Caneva "Ivan", Augusto Sandri.
Giuseppe D'Ambros rivestiva il ruolo di intendente della brigata Stella, della Divisione Ateo Garemi.
Muore il 23 gennaio 1979.
Il figlio Francesco milita tra le file partigiane insieme al padre; catturato dai tedeschi il 31 luglio 1944 in contrada Facchini di Recoaro, è inviato in Germania, ma alla fine della guerra fa ritorno a Vicenza.