Miglioranza, Giovanni
1798 giu. 21 - 1861 feb. 10
Giovanni Miglioranza nacque a Vicenza da Andrea, cocchiere di casa Negrin, e Maria Campagnolo il 21 giugno 1798. La famiglia, nonostante le gravi ristrettezze economiche, gli permise di frequentare la scuola primaria. Non essendo però particolarmente amante dello studio Miglioranza si dedicò, sin dalla giovane età, alla ricerca di un lavoro per non gravare troppo sulle casse familiari. Iniziò a lavorare per un calzolaio, poi per un legatore di libri, si riscrisse a scuola per intraprendere la strada del sacerdozio, ma capendo che nemmeno quella era una alternativa a lui valida, entrò in una bottega di un ebanista in qualità di garzone.
"Pronostico fallace! Ciò che nel Miglioranza sembrava indecisione e svogliatezza era più questo un'aspra lotta fra quella voce interiore [...]" (Cabianca, J.). Quasi casualmente, il giovane Miglioranza si accorse di avere una particolare propensione per il disegno e per l'architettura. Fondamentale per lui e per la sua carriera fu l'incontro con Antonio Bernati, professore d'architettura civile all'Università di Padova, che gli fornì valenti e competenti nozioni d'ornato e di disegno. Da quel fortunato incontro, Miglioranza, ne uscì vittorioso consapevole, finalmente, di ciò che egli desiderava per il proprio futuro. Iniziò a dedicarsi allo studio assiduo del manuale di Vitruvio Pollione e delle opere di Ortensio Zago e si iscrisse alla "Scuola Libera di Disegno" presso il liceo di Vicenza. Nonostante il poco amore per lo studio, decise di iscriversi nel 1819 all'Accademia delle Belle Arti di Venezia.
Nel frattempo accettò lavori a lui poco affini come, per esempio, fare lo scenografo. Produsse, in tale qualità, svariate quinte teatrali su commissione del pittore ornamentale Giuseppe Borsato. Si dilettò come acquarellista riportando sotto forma di disegno numerose facciate e prospetti di monumenti, soprattutto di Bassano del Grappa e di Dueville. Intraprese alcuni viaggi a Firenze, Roma e in Sicilia per poter approfondire e migliorare le proprie conoscenze sull'arte e l'architettura classica.
Alcuni dei suoi lavori più importanti furono: il restauro e la conversione in museo civico del Palazzo Chiericati (1853-1855, collaborò con l'architetto Berti); la trasformazione di villa Piovene da modesta costruzione a villa signorile (a questo progetto collaborò con l'architetto Antonio Piovene); la progettazione e la realizzazione della facciata della prima chiesa di Monte Berico, che all'epoca si presentava ancora in stile gotico (1860-1861).
Nonostante la fama ormai raggiunta e l'apprezzamento dei contemporanei, gli furono bocciati, per poche approvazioni, due progetti: il primo doveva riguardare alcuni lavori per il seminario di Vicenza e il secondo trattava, invece, il cimitero monumentale di Venezia (BcB, Fondo Disegni, ds. 30.13).
Miglioranza fu una personalità di spicco e di grande rilievo anche all'interno dell'allora mondo politico. Il 12 agosto 1845 fu invitato a partecipare al trasporto delle ceneri palladiane dalla chiesa di santa Corona al monumento, progettato da Bartolomeo Malacarne, all'interno del Cimitero Maggiore di Vicenza. Nel 1860 venne nominato dal municipio vicentino membro della "Civica Deputazione dell'Ornato".
La figura di Giovanni Miglioranza risulta essere oggi imprescindibile per lo studio del teatro Berga di Vicenza. Il famoso teatro vicentino, di cui ad oggi nulla è più visibile, sorgeva un tempo nei pressi del fiume Retrone, in quella che attualmente viene identificato come quartiere dei Santi Apostoli. Edificato nel I secolo d.C., all'interno del processo di riqualificazione urbana dell'Italia e delle province voluto ed avviato dall'imperatore Augusto, il teatro Berga è oggetto principale degli studi e del lavoro di Giovanni Miglioranza, che, attraverso varie campagne di scavi, cercò di ricostruirne il progetto originario. Il prodotto delle sue ricerche è raccolto in un gruppo di manoscritti conservati al Museo Civico di Vicenza, suddivisi in quattro volumi parzialmente ordinati da Vittorio Barichella, amico e allievo di Miglioranza. In queste carte sono presenti non solo gli studi sul teatro Berga, ma anche quelli relativi ai teatri di Padova, Verona, Segesta, Siracusa, Catania, Nimes, Arles e Orange. Le sue ricerche ricevettero l'attenzione e l'interessamento di numerosi studiosi e architetti sia italiani che europei. Miglioranza socio dell'Accademia del Pantheon di Roma (1842), dell'Accademia Olimpica di Vicenza (1844) e del Royal Institute of British Architects di Londra (1849).
"[...] Era di mezza statura, aveva occhio scintillante e fronte elevata. Visse celibe. Fu d'animo schietto ed intollerante degli altrui difetti [...]" (Barichella, p. 14). Morì il 10 febbraio 1861 lasciando incompiuta la sua colossale opera sul teatro romano.
In Biblioteca Bertoliana è conservato una parte del suo carteggio personale, ora raccolto in una busta (Fondo Epistolari, b. 72), diverse opere manoscritte (ms. 3318-3322), alcuni suoi disegni (Fondo Disegni, ds. 30; altri confluiti all'interno delle Carte Vittorio Barichella) e il suo archivio privato (Archivi personali, Carte Giovanni Miglioranza).