Archivi di enti

Archivio del Teatro Eretenio

Il fondo archivistico del Teatro Eretenio, suddiviso in 59 buste, copre un arco cronologico che va dal 1745 fino al 1944. I documenti più antichi si riferiscono a scritture private per l'acquisto di stabili; la documentazione relativa alla fabbrica del Teatro parte invece dal 1777. La busta con documentazione più recente, dono del conte Giuseppe Roi, contiene fatture e ricevute di pagamento degli anni 1928-1944. Già dal 1936 l'Eretenio era chiuso per lavori di manutenzione e restauro. La parte di documentazione relativa all'attività di gestione economica del teatro si spinge solo fino al 1927. L'inventario si riferisce alla parte depositata presso la Biblioteca civica Bertoliana; purtroppo nessuna notizia accompagna l'archivio teatrale e il suo deposito nella sede attuale.

Le carte del teatro godettero di una certa fortuna alla fine dell'Ottocento, quando Francesco Formenton, appassionato di storia locale, compilò la sua Storia del Teatro Eretenio. La pubblicazione si rivela tutt'oggi un valido strumento di consultazione per chi si avvicina ai documenti prodotti dall'Accademia Eretenia, istituzione su cui non esistono ancora studi approfonditi. L'Accademia, formata dai proprietari dei palchi del teatro, si diede le prime norme il 23 dicembre 1784. La Presidenza era formata da tre elementi, di cui uno cassiere; funzione primaria dell'ente consisteva nel "far eseguire rappresentazioni teatrali di opere eroiche, buffe o commedie tre volte l'anno, e non di più". Nel 1785 l'Accademia si diede uno statuto più articolato, allo scopo di "promuovere insieme nel nuovo Teatro l'esercizio de' spettacoli li più decorosi ad universale contentamento degli Accademici".

Se non ci è dato di sapere quando la documentazione relativa al teatro e alla sua attività passò alla Biblioteca cittadina, non ci è dato sapere neppure quanto del materiale documentario sia andato incontro a perdita e dispersioni. Risale probabilmente agli anni '50 del Novecento un primo e veloce tentativo di riordino dell'archivio. Venne recuperata la parte più antica della documentazione, la serie degli epistolari, i libri parti dell'Accademia Eretenia e la sezione donata dal Marchese Roi (in totale 20 buste), venne stilato un sintetico inventario e i documenti furono messi a consultazione dell'utenza. Un intervento di riordino dell'intero fondo e una inventariazione complessiva risultavano irrinunciabili per la restituzione di leggibilità di una "memoria scritta" che per le sue specificità documentarie offre un panorama interessante per la storia della città e dei teatri italiani.

Nel lavoro di inventariazione è emersa la necessità di diversificare l'ordinamento della documentazione. Si è tenuto cioè un diverso "atteggiamento archivistico" per la parte dell'archivio già riordinata e consultata (20 buste) e per la parte dell'archivio da riordinare (39 buste). Il riordino presumibilmente compiuto, come si diceva, verso la metà del secolo scorso, - riordino che ha coinvolto la parte più antica dell'archivio e i carteggi - si rivela oggi piuttosto arbitrario; l'inventario dattiloscritto, conservato tra gli inventari delle "Sezioni speciali" della biblioteca, si presenta a sua volta troppo sintetico e frammentario per cogliere le intenzioni e i propositi che hanno guidato la mano del compilatore. Su questa prima parte del fondo risulta d'altronde difficile, e forse anche ingiustificato, un nuovo intervento; studiata per varie pubblicazioni e tesi di laurea, questa sezione viene citata utilizzando come riferimento il vecchio inventario dattiloscritto. Si è ritenuto perciò più proficuo mantenere la struttura inalterata per le prime 20 buste. E' doveroso però aggiungere che questa "forzata" fisionomia si manifesta talvolta come un ammasso confuso di documenti: i carteggi, per esempio, non sono stati riuniti, e si trovano inseriti in buste con materiale vario relativo all'attività dell'ente. Si è provveduto solo episodicamete a spostamenti di documenti, palesemente fuori posto e ora opportunamente indicati nel nuovo inventario. Il lavoro di ricognizione sui carteggi - ben 10 buste contengono lettere destinate alla Presidenza dell'Eretenio - si è rivelato laborioso. È stato redatto un elenco dei corrispondenti del Teatro; si sono accorpate le lettere di uno stesso mittente all'interno della busta di appartenenza, e all'interno del fascicolo per corrispondente si è seguito un ordine cronologico. L'elenco permette di rintracciare con una certa velocità le lettere di uno stesso corrispondente, sebbene suddivise in più buste. Paradossalmente più facile è stato l'intervento sulla parte non "ordinata". La sezione, molto omogenea, conserva con molta probabilità l'ordinamento originario, non alterato dopo l'ingresso dell'archivio in Biblioteca. Questa parte si compone quasi esclusivamente di documentazione relativa alla gestione contabile del Teatro: bilanci di gestione, contabilità degli spettacoli teatrali, raccolte di mandati e ricevute di pagamento. Fatture e note di spesa sono state recuperate e riordinate in base alla numerazione delle stesse. In alcuni casi esse erano raggruppate in buste autonome, in altri casi invece erano allegate ai rispettivi prospetti ricapitolativi e ai conti consuntivi dell'annata teatrale. Si è mantenuta questa disposizione originale, presumibilmente dettata dallo stesso ente produttore. Accanto alla documentazione contabile questa parte comprende una piccola raccolta di manifesti relativi agli spettacoli teatrali tenutisi dal 1832 al 1888. La consultazione di questi documenti consente la ricostruzione dell'attività del teatro vicentino e risulta un'interessante fonte per la storia delle compagnie teatrali che all'epoca si esibivano a livello locale e non solo. L'individuazione delle serie, parte qualificante del lavoro di inventariazione, si è rivelata complessa per la mancanza di strumenti di corredo. Si è organizzato l'archivio storico del Teatro in quattro serie: Sezione antica, Amministrazione, Carteggi, Contabilità. Ognuna di esse è suddivisa in sottoserie e in fascicoli. La suddivisione in serie piuttosto ampie è stata dettata, come già detto, dalla mancanza di elenchi, repertori, inventari, utili per il lavoro di ordinamento complessivo. Solo le indicazioni sulle camicie contenenti i fascicoli danno informazioni minime, eppure imprescindibili, sui contenuti delle carte e sulle relazioni tra di esse. Nel lavoro di ordinamento e inventariazione, nella fase di schedatura delle partizioni e delle unità, si sono recuperate queste informazioni di corredo presenti. È dall'analisi di questi elementi che è stato possibile ricostruire, seppure in maniera sommaria, la struttura del fondo. Creata ex-novo è la serie denominata Sezione antica; si è sentita la necessità di utilizzare questa dicitura generica per comprendere l'eterogenea documentazione relativa alla fondazione del Teatro e dell'Accademia. Di ogni unità archivistica (fascicoli, volumi, documenti) è stata indicata la data iniziale e terminale completa (anno, mese, giorno), parziale nei casi in cui non è stato possibile fare altrimenti, ed il numero delle carte. I titoli dei fascicoli e le intestazioni di volumi e registri sono quelli originari così come appaiono manoscritti su camicie e copertine; quando non è stato possibile recuperare la dicitura originaria ne è stata scelta una nuova sufficientemente precisa e atta ad orientare gli studiosi. I sottofascicoli sono stati sempre rispettati, a volte creati. Gruppi di documenti raggruppati "a pratica", non distinti da apposite camicie ma uniti da uno spillo, da un fermaglio, oppure legati da una particolare piegatura, tali da suggerire la predisposizione di un possibile inserto, sono stati inseriti in apposite camicie. Il criterio metodologico di fondo è stato il rispetto dell'ordine di raggruppamento delle carte. Solo in presenza di una evidente incongruità cronologica e in assenza di qualunque relazione o pertinenza tematica, si è optato per lo spostamento fisico dei documenti da un fascicolo ad un altro o da un contenitore all'altro. La descrizione delle singole unità archivistiche è per lo più analitica, in quanto riassume il contenuto dei singoli fascicoli, sottofascicoli ed inserti senza tuttavia indicare sistematicamente tutti i documenti contenuti. Sono però rigorosamente indicati - ogni qualvolta compaiono - gli elenchi degli artisti delle compagnie drammatiche, di canto e di ballo, dei coristi, corifei e comparse, dei professori d'orchestra e degli impiegati del teatro. È stata sempre segnalata la presenza di stampati, manifesti, locandine, ritagli di giornali, e allegati particolari (disegni, documenti grafici, campioni di tessuto, etc.). Si è optato per una descrizione più sommaria quando la documentazione presentava caratteri di omogeneità (come nel caso dei Conti consuntivi di gestione). Una indicazione generica dell'argomento è sembrata sufficientemente indicativa per chi vorrà consultare direttamente le carte cui si riferisce.

 

 

Il fondo è composto da 59 buste e registri.

Archivio del Teatro Eretenio

1745 - 1944 unità archivistiche 196