Soggetto produttore

Museo Civico di Palazzo Chiericati

1855 ago. 18

Nel 1820 la Città di Vicenza ottenne in deposito dalla Congregazione di Carità alcune opere che provenivano dalla Chiesa Di San Bartolomeo, in procinto di essere trasformata in Ospedale Civile. Quelle opere, poi acquistate dal Comune, divennero quindi il primo nucleo delle collezioni artistiche civiche.
A questa acquisizione seguiranno, negli anni immediatamente successivi, molte altre donazioni e lasciti: tra i più importanti ricordiamo il legato di Paolina Porto Godi di 90 dipinti (1825-1831), il legato Girolamo Egidio di Velo, che comprendeva anche i reperti archeologici provenienti dalle Terme di Caracalla (1831), il legato Carlo Vicentini dal Giglio di ben 364 dipinti (1834) e il legato dei 33 disegni di Andrea Palladio donati da Gaetano Pinali (1838).
Nel 1835 le opere, fino ad allora conservato del Palazzo Municipale accanto alla Basilica Palladiana, furono trasferite nel Salone dei Rossi a San Marcello (ora Aula Magna del Liceo Pigafetta), ma fin da subito si capì che anche quello spazio non poteva essere sufficiente ad ospitare le raccolte civiche, destinate ad aumentare sensibilmente.
Fu così che venne acquistato nel 1839 Palazzo Chiericati, che all'epoca versava in uno stato di forte degrado. Restaurato e ampliato dagli architetti Berti e Miglioranza, il Palazzo aprì al pubblico nella nuova veste di Museo civico il 18 agosto del 1855.

Musei Civici di Vicenza

sec. XIX in. - sec. XXI in.