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Valsecchi, Antonino

1708 - 1791 mar. 15

Antonino Valsecchi, illustre teologo e apologista cristiano, nacque a Verona nel 1708. Dopo l'istruzione inferiore presso i gesuiti, nel 1725 entrò a far parte dell'ordine dei frati predicatori a Venezia, ove intraprese il "cursus studiorum" sotto la direzione dei padri Cuniliati e De Rubeis, godendo dell'amicizia del poeta Apostolo Zeno, alla cui morte volle onorarne la memoria componendo un'orazione funebre (A. Valsecchi, "Orazione in morte di Apostolo Zeno poeta e storico cesareo", Venezia, presso Simone Occhi, 1750). Divenuto insegnante di filosofia, gli venne affidata l'istruzione dei giovinetti delle più importanti famiglie patrizie della città. Ben presto, però, spinto dall'inclinazione per l'eloquenza coltivata fin da bambino, si applicò alla predicazione della dottrina cristiana e alla divulgazione dei concetti filosofici, unendo in «in bell'amistà i principii della ragione umana colle rivelazioni della divina sapienza» (B. Gamba, "Galleria dei letterati ed artisti più illustri delle provincie austro-venete che fiorirono nel secolo XVIII", Venezia, Tip. di Alvisopoli, 1822, cc. 168v) e diventando uno dei più celebri oratori del tempo. A questo periodo risale la pubblicazione delle sue "Riflessioni sopra la lettera responsiva ad un amico intorno alla Quaresima appellante" (Venezia, presso Simone Occhi, 1740). Appassionato degli studi sulle antichità romane e delle discipline storico-antiquarie affini, come la numismatica, il frate domenicano intraprese diversi viaggi culturali fra le più belle città d'Italia, come quello a Roma nella primavera del 1753. Ottenuto l'incarico di pubblico professore di teologia all'università di Padova il 6 settembre 1757, Valsecchi si dedicò dal 1758 per oltre trent'anni alla preparazione delle lezioni per i suoi alunni e, sovente, per distinti e colti personaggi dell'epoca, e alla stesura di dissertazioni ed opere di taglio filosofico e dottrinale, come "Dei fondamenti della religione e dei fonti dell'empietà libri tre di fr. Antonino Valsecchi" (Padova, Stamperia del Seminario, presso Giovanni Manfrè, 1765), "La religione vincitrice relativa ai libri de' fondamenti della religione e dei fonti dell'empietà" (Genova, presso Felice Repetto, 1776) e "La verità della Chiesa cattolica romana" (Padova, Stamperia del Seminario, presso Niccolò Bettinelli, 1787). Dopo essere stato eletto accademico pensionario nell'aprile del 1779, il teologo morì a Padova a quasi ottantatré anni il 15 marzo 1791, onorato da solenni esequie e da un'orazione funebre in latino dell'abate Giambattista Ferrari, prefetto degli studi del seminario patavino ("Laudatio in funere F. Antonini Valsecchi", Padova, Tipografia del Seminario, 1791). I confratelli gli dedicarono la seguente iscrizione, opera del canonico Gaetano Cognolato ed eretta nel chiostro del convento: «Memoriae Antonini Valsecchi O. P. domo Verona, habitis Italiae tota concionibus, sacris doctrinis ex S. C. in gymnasio traditis, religionis veritate et dignitate quinis voluminibus vindicata, de re christiana optime meriti, Pontificum maximorum, virorum Principum gratia et favore honorati, Coenobii Fratres P. P. Docuit annos XXXIII, pius vixit LXXXIII, diem suum functus idibus Martii MDCCXCI» ("Biografia degli italiani illustri nelle scienze, lettere ed arti del secolo XVIII, e de' contemporanei compilata da letterati italiani di ogni provincia e pubblicata per cura del professore Emilio De Tipaldo. Volume quarto", Venezia, 1837, p. 206). Alla sua morte vennero affidate alla stampa le "Prediche quaresimali. Opera postuma" (Venezia, presso Giuseppe Rossi, 1792) e i "Panegirici e discorsi. Opera postuma" (Bassano, a spese Remondini di Venezia, 1792). Infine, nel 1805 furono pubblicate, anch'esse postume, come strumento utile agli studiosi ecclesiastici le "Praelectiones theologicae" (Padova, Stamperia del Seminario, presso Tommaso Bettinelli, 1805), divise per argomento in quattro volumi corrispondenti ad altrettanti anni previsti per lo studio teologico universitario ("De religione revelata, et de augustissimo Trinitatis mysterio", "De Deo creatore deque variis humanae naturae statibus", "De divini verbi incarnatione" e "De religione exteriori, ac de re sacramentaria generatim. Accedunt quaedam speciatim De sacramento baptismi") e precedute dall'"Oratio ad theologiam" recitata da Valsecchi nel 1758 in occasione della nomina patavina e già edita (Padova, Tipografia del Seminario, 1758).
Bibliografia di riferimento:
BcB, "Epistolario Antonino Valsecchi", E. 126, vol. 1, nn. 94-98;
BcB, "Epistolario Antonino Valsecchi", E. 126, vol. 2, n. 25;
BcB, "Epistolario Antonino Valsecchi", E. 129, vol. 3, n. 141;
BcB, "Epistolario Antonino Valsecchi", E. 129, vol. 4, nn. 158 e 159.
E. DE TIPALDO (a cura di), "Biografia degli italiani illustri nelle scienze, lettere ed arti del secolo XVIII, e de' contemporanei compilata da letterati italiani di ogni provincia e pubblicata per cura del professore Emilio De Tipaldo. Volume quarto", Venezia, 1837, p. 206-208;
B. GAMBA, "Galleria dei letterati ed artisti più illustri delle provincie austro-venete che fiorirono nel secolo XVIII", Venezia, Tip. di Alvisopoli, 1822, cc. 168v e 169r (rist. anast. "Galleria dei letterati ed artisti illustri delle provincie veneziane nel secolo XVIII", Sala Bolognese, Arnaldo Forni Editore, s.d.); "Biografia universale antica e moderna ossia storia per alfabeto della vita pubblica e privata di tutte le persone che si distinsero per opere, azioni, talenti, virtù e delitti. Opera affatto nuova compilata in Francia da una società di dotti ed ora per la prima volta recata in italiano con aggiunte e correzioni", Venezia, presso Giovanni Battista Missiaglia, 1830, vol. LIX, pp. 478 e 479.
Sitografia: http://opac.sbn.it/ (data di ultima consultazione: 2019/08/05).

Epistolario Antonino Valsecchi

1745 set. 19 - 1791 ago. 22 unità archivistiche 4