Soggetto produttore

Unione operaia vicentina

Il 15 novembre 1882, in un locale di palazzo Da Schio gentilmente concesso dai conti, viene ufficialmente costituita l'Unione operaia vicentina, su iniziativa di alcuni membri indipendenti della Società di mutuo soccorso che già da qualche tempo sentivano l'esigenza di una nuova società operaia. Il 22 novembre dello stesso anno viene solennemente inaugurata la sede ufficiale dell'Unione, in una sala di palazzo Folco (sede poi trasferita a palazzo Velo quando l'aumentare del numero dei soci richiede spazi più ampi). La società nasce con lo scopo di promuovere lo sviluppo morale e materiale della classe operaia, senza entrare nel merito delle questioni politiche. In corso di tempo, essa si distingue per le numerose iniziative volte a favorire la crescita culturale degli operai. Rientrano tra queste la creazione di una biblioteca interna (costantemente incrementata grazie a donazioni ed elargizioni dei soci), l'istituzione di un gruppo corale, l'organizzazione di corsi di lingua tedesca e francese (tenuti da soci benemeriti) e di disegno, e l'allestimento delle mostre artistico-industriali del 1886 e del 1888, in cui vengono esposti oggetti lavorati dai soci nello svolgimento della loro professione. L'Unione operaia si sforza, inoltre, di garantire agli operai le migliori condizioni lavorative e di vita. Si occupa, perciò, di collocare lavoratori con famiglie a carico, rimasti per varie ragioni privi di impiego, ed istituisce al suo interno una Cassa prestiti a favore degli operai. Si dedica inoltre alla beneficienza pubblica e privata, organizzando con frequenza concerti, feste ed eventi in occasione dei quali raccogliere denaro da devolvere a poveri e bisognosi. Gli organi costitutivi dell'Unione operaia vicentina sono, fin dalle sue origini, presidente, vice presidente, segretario, cassiere, un consiglio di 9 membri ed un comitato di 12. Quest'ultimo ha il compito di accettare i nuovi soci (distinti tra ordinari, straordinari, benemeriti e onorari), scegliendoli tra operai e professionisti di comprovata integrità morale. Ogni socio è tenuto a pagare una quota mensile di 1 lira e 50 centesimi.
Non è dato sapere con certezza quando la società cessa di esistere, anche se si può ipotizzare che ciò avvenga attorno al 1895 o poco dopo, dato che le ultime attestazioni documentarie risalgono alla prima metà di questo anno.

Archivio dell'Unione operaia vicentina

1882 - 1895 unità archivistiche 65