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Pierfilippo, Castelli

1724 mag. 20 - 1770 dic. 14

Pierfilippo Castelli nacque a Vicenza il 20 maggio 1724 da Benedetto (m. 1732), figlio di un commerciante di seta originario di Milano, e da Leoneda Cappellari Vivaro. Dopo aver compiuto gli studi nelle scuole cittadine di Vicenza sotto la guida di Vincenzo Vicari e Girolamo Lombardi, che gli trasmisero la passione per la filologia e lo studio dei classici, insegnò in istituti pubblici, divenendo in seguito precettore di Giovanni e Lionello Chiericati, figli di Francesco. Nonostante la sua esistenza coincise con lo sviluppo e l'affermazione delle nuove idee illimunistiche, egli preferì dedicare l'intera sua vita allo studio e alle ricerche erudite distanti dall'imperante ideologia dei lumi e inclini, invece, al recupero delle antiche tradizioni della cultura veneta, in particolare della città di Vicenza. Famosa, a questo proposito, la biografia da lui dedicata nel 1753 a Gian Giorgio Trissino (P. Castelli, La vita di Giovangiorgio Trissino, Venezia 1753), frutto di un intenso e accurato lavoro che, ancora oggi, si annovera tra le fonti principali per lo studio del personaggio. Al 1754 risale, invece, la collaborazione con lo scrittore e religioso Angelo Calogerà (1696-1766), allora direttore della Raccolta d'opuscoli scientifici e filologici, in cui Pierfilippo scrisse un breve profilo del medico e poeta vicentino Conti Pigatti, detto Conti di Monte, vissuto nel XVI secolo (P. Castelli, Notizie istoriche intorno alla Vita, e agli scritti di Conti Pigatti, detto Conti di Monte medico, e poeta, raccolte da Pierfilippo Castelli vicentino, in Raccolta d'opuscoli scientifici e filologici, vol. I, Venezia 1754, pp. 467-490). Scrisse in seguito per il vescovo di Vicenza Antonio Marino Priuli, che lo ordinò sacerdote nel giugno del 1765, uno studio genealogico sulla storia del suo casato: il manoscritto, che entrò a far parte delle collezioni del conte Luigi Valmarana, venne da quest'ultimo donato alla Biblioteca civica Bertoliana, dove ancora oggi è conservato (P. Castelli, Istoria genealogica della Serenissima Casa Priuli di Venezia, Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana, ms. 2140). L'opera integrava le notizie già in precedenza raccolte dal nonno materno Girolamo Alessandro Cappellari Vivaro (1664-1748), da cui Pierfilippo, oltre all'ardore per le ricerche genealogiche (famosi i suoi quattro volumi de Il Campidoglio veneto, poi depositato per volere del Consiglio dei dieci alla Biblioteca Marciana), ereditò numerosi testi e manoscritti facenti parte della sua biblioteca privata. Compì infine, durante gli ultimi anni della sua esistenza, una sistematica esplorazione degli archivi pubblici e privati di Vicenza finalizzata a dar vita a una raccolta di biografie dedicate ai principali scrittori vicentini, annunciata già dal 1753. L'impresa non trovò però conclusione a causa della morte improvvisa di Pierfilippo, avvenuta il 14 dicembre 1770 all'età di 46 anni. Gran parte delle informazioni vennero recuperate da Paolo Calvi (1716-1781) - poi carmelitano scalzo con il nome di Angiolgabriello di Santa Maria -, che le utilizzò largamente per ricavare i sei volumi della sua più nota opera (P. Calvi, Biblioteca, e storia di quei scrittori così della città come del territorio di Vicenza che pervennero fin'ad ora a notizia del p. f. Angiolgabriello di Santa Maria Carmelitano scalzo vicentino, Vicenza 1772-1782). Di lui rimangono, oltre alle opere già citate, un sonetto (Poesie nella partenza del reggimento di Capitanio di Vicenza di Sua Ecc. il sig. co. Gio. Andrea Giovanelli, Vicenza 1752, p. 16), una traduzione dal latino di un'opera di Lodovico Barbieri (P. Castelli, Dissertazione del signor conte Lodovico Barbieri vicentino intorno alla filosofia degli stoici, trasmessa a' soci della celebre Accademia di Rovereto; trasportata dal latino nell'italiano idioma da Pierfilippo Castelli vicentino, Venezia 1757) e l'intensa corrispondenza epistolare tenutasi con il gesuita Jacopo Maria Paitoni (1708-1774), conservata alla Biblioteca Bertoliana (Fondo Epistolari, E. 24, u.a. 1). Da quest'ultima, un tempo parte dell'archivio della famiglia Trissino-Baston, Vincenzo Gonzati trasse una copia manoscritta, cui fece precedere alcune informazioni biobliografiche su Pierfilippo e sulla genealogia del suo casato, alla quale si rimanda per ulteriori approfondimenti (BcB, Epistolari, E. 24, u.a. 2).
Bibliografia di riferimento:
S. Rumor, Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, vol. I, Venezia 1905, pp. 383, 384
P. Preto, Castelli, Pietro Filippo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 21 (1978), Roma 1978, pp. 750, 751

Epistolario Pierfilippo Castelli

1751 apr. 01 - [XIX sec. secondo quarto] unità archivistiche 2