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Tornieri, Lorenzo

1751 gen. 01 - 1834 nov. 04

Il poeta ed erudita Arnaldo III° Arnaldi Tornieri, detto Lorenzo, nacque a Vicenza il primo gennaio 1751 dai conti Cesare Tornieri (m. 26 agosto 1768) e Sigismonda Bissari, assumendo il nome del nonno paterno. Dalla stessa unione era nato un decennio prima il fratello Arnaldo I° Arnaldi Tornieri (1739-1829), anch'egli noto letterato e storico vicentino. Lorenzo apparteneva ad una famiglia che era stata aggregata alla nobiltà vicentina nel 1637 grazie alla figura di Antonio Tornieri (m. 1639), figlio dell'avvocato Giangiacomo (m. 1616), e che aveva ottenuto nel 1748 dal duca ed elettore di Baviera, Massimiliano Giuseppe (1808-1888), il titolo comitale trasmissibile alla discendenza, riconosciuto dalla Repubblica Veneta nel 1749 e riconfermato dal governo austriaco nel 1820 e nel 1829. Nel settembre del 1726 il ramo di questa famiglia da cui sarebbe disceso anche Lorenzo ottenne per eredità testamentaria del conte Gasparo Arnaldi (1671-1726), cavalier servente di Laura Ferramosca (m. 1759), madre di Cesare Tornieri, vari benefici, tra cui la bizzarra facoltà per i maschi di anteporre al proprio cognome i "praenomina" "Arnaldi" e "Arnaldo primo", "secondo" e, così, a seguire. Uscito dalla fanciullezza, Lorenzo Tornieri fu educato presso il collegio dei gesuiti a Brescia (diversamente, a p. 223 di "Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono", Venezia, 1905-1908, vol. III, Sebastiano Rumor collocava la sua istruzione superiore presso il collegio gesuita a Parma), proseguendo, successivamente, gli studi a Bologna. Fin da quei tempi si distinse tra i suoi coetanei per l'inclinazione alla poesia italiana e «per le belle qualità della mente e del cuore» (P. Marasca, "Biografie degli uomini celebri vicentini", ms. 3294, p. 411). Compì diversi viaggi nell'Italia centrale, in particolare in Emilia-Romagna e in Toscana, ove, intessendo numerose e proficue amicizie, osservò acutamente i costumi e la cultura dei vari popoli presso cui era ospitato. Accolto in patria con onore e stima da tutti i suoi concittadini, Lorenzo non solo si dedicò alla composizione in versi e all'arte venatoria, ozi che svagavano la nobile gioventù del tempo, ma rivestì anche importanti incarichi pubblici: fu preside alle pubbliche imposte, giudice sommario all'ingresso dei primi tedeschi a Vicenza, principe dell'Accademia Olimpica nel 1804 e deputato per gli affari patri a Milano nel 1801 e nel 1810. Nonostante svolse con somma integrità queste cariche, egli incarnò, soprattutto, l'ideale del letterato gentiluomo della propria città, cantando e componendo numerose poesie e novelle piene di allusioni e riferimenti ai costumi e alle abitudini dei vicentini: canzoni e sonetti d'occasione, dedicati alle nozze o alla morte di amici e personaggi illustri, e poemetti eroici, di tema amoroso o sulla caccia. Esemplare, in tal senso, è la stampa di "Le caccie di Lorenzo Tornieri vicentino. Poemetti quattro. Seconda edizione riveduta e corretta dall'autore" (Vicenza, Tipografia Parise, 1816), dedicata alla caccia delle allodole, delle quaglie, della lepre e del ragno. Inoltre, Lorenzo volgarizzò le "Georgiche" di Virgilio ("La Georgica di Virgilio tradotta in ottava rima da Lorenzo Tornieri libro primo", Vicenza, Modena, 1778 e "La Georgica di Virgilio tradotta in ottava rima dal sig. conte Lorenzo Tornieri nobile vicentino", Vicenza, Francesco Modena, 1780), mentre il fratello maggiore Arnaldo I° e il nipote Giacomo (m. 1846) tradussero dal latino, rispettivamente, l' "Eneide" ("L'Eneide di Virgilio tradotta in ottava rima dal nob. sig. co. Arnaldo Arnaldi 1. Tornieri Vicentino … Con gli argomenti del molto reverend. sig. don Vincenzo Carraro ..", Vicenza, Antonio Veronese, 1779) e le "Bucoliche" ("La Bucolica di Virgilio tradotta in ottava rima sdrucciola dal signor conte Arnaldo 2. Giacomo Tornieri nobile vicentino accademico olimpico", Vicenza, Antonio Giusto, 1786). Morì ottuagenario il 4 novembre 1834.
Bibliografia di riferimento:
BcB, "Epistolario Lorenzo Tornieri", b. 103, docc. 105, 106 e 133;
G. DA SCHIO, "Persone memorabili in Vicenza", ms. 3398, cc. 259r, 260r, 261r, 263r, 267r, 268r, 272r, 273r, 274r e 281r;
P. MARASCA, "Biografie degli uomini celebri vicentini", ms. 3294, pp. 411 e 412.
S. RUMOR, "Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono", Venezia, 1905-1908, vol. III, pp. 223-224 e 226;
S. RUMOR, "Il blasone vicentino. Descritto e storicamente illustrato con cento e ventiquattro stemmi incisi e colorati", Venezia, Tip-lit. F. Visentini, 1899, p. 187.

Epistolario Lorenzo Tornieri

1788 apr. 08 - 1834 dic. 12 unità archivistica 1