Soggetto produttore

Todeschini , Giuseppe

1795 - 1869

Nasce a Vicenza nel 1795 da Antonio e Libera Munari ed è discepolo dell'economista e giurista Pellegrino Rossi. Quest'ultimo, nominato da Pio IX ministro dell'Interno e della Polizia, con l'interim delle Finanze, nel governo formato nel settembre 1848, tenta di laicizzare il dominio temporale, attirandosi in questo modo l'ostilità tanto dei reazionari quanto dei democratici, così da venire ucciso in un attentato nell'anno stesso del suo incarico.
Lo zio, Bartolomeo Munari, laureato in giurisprudenza e diritto canonico, esercita la professione di avvocato dal 1788 fino alla morte, avvenuta nel 1835.
Laureato in giurisprudenza, Todeschini tiene la cattedra di diritto naturale, privato e pubblico presso l'università di Padova e rappresenta la città di Vicenza nella Consulta di stato costituita a Venezia dal governo provvisorio della Repubblica di san Marco formatasi negli anni 1848-1849 in seguito all'insurrezione contro l'impero austro-ungarico.
Autore di diverse pubblicazioni inerenti il diritto, si occupa anche di letteratura, soprattutto di temi danteschi; è accademico ordinario dell'Accademia Olimpica di Vicenza dal 1844, in seguito vicepresidente della stessa, e socio onorario dell'Ateneo di scienze lettere ed arti in Bassano.
Dal 1820 tiene la cattedra di Storia universale e di Studi austriaci nel Regio Liceo di Vicenza. Dal 1859 alla morte fa parte della Deputazione alla Biblioteca Bertoliana.
Muore a Vicenza nel 1869.

Epistolario Giuseppe Todeschini

1761 - 1859 unità archivistiche 155