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Lupieri, Giuseppe Maria

1741 apr. 24 - 1805 dic. 20

Giuseppe Maria Lupieri nacque in Vicenza il 24 aprile 1741 da Girolamo e Pasqua Franzani. Giovane di grande intelletto, si distinse sin da subito negli studi. Si iscrisse all'Università di Padova dove in breve tempo conseguì la laurea in Medicina. Grazie ai suoi ottimi voti e alla sua eccellente preparazione, non appena tornò a Vicenza fu chiamato a lavorare all'interno dell'ospedale civico della città. Apprezzato e stimato dai suoi collaboratori, ma soprattutto amato e rispettato dai suoi pazienti, Lupieri si distinse come medico e clinico dotto. Incline alla comprensione delle più difficoltose leggi fisicomediche e chimiche, seppe, nondimeno, apprezzare e coltivare lo studio della geologia, della botanica e della letteratura. Ben presto si fece posto nella più alta élite vicentina e, tra i tanti illustri che ebbe modo di conoscere, quello che sicuramente ebbe più influenza su di lui e sul suo operato fu Leopoldo Marco Antonio Caldani. Tra Lupieri e il fisiologo, anatomista e scienziato Caldani nacque una forte e solida amicizia. Simbolo di tale fraterno affetto fu l'opera che il Lupieri dedicò al Caldani "Del Microscopio: memoria del Sig. Giuseppe Lupieri Dottore di Medicina" (Vicenza, stamperia Turra, 1840), all'interno della quale egli andava illustrando il microscopio perfezionato da padre Giambattista di san Martino dell'Ordine de' Cappuccini. Tale scritto (secondo quanto riportato da Domenico Thiene) doveva, in realtà, essere un saggio e doveva far parte di un'opera ben più estesa e in più volumi: "Osservazioni anatomiche microscopiche" che non fu però mai pubblicata. Lupieri fu nominato primario dell'ospedale di san Bortolo ed, in quanto tale, ebbe la facoltà di istituire una propria scuola di anatomia, che divenne in poco tempo centro nevralgico delle più grandi menti mediche del tempo. Nel 1767 Lupieri diede alle stampe "Osservazioni geologiche fatte sopra il monte Summano con un esatto catalogo delle piante che vi allignano" (in Giornale di Medicina, Venezia, presso Benedetto Milocco, 1767). Altre sue opere manoscritte (menzionate e ricordate da Domenico Thiene) furono "Descrizione oritografico-botanica di Monte Summano e dei colli circonvicini" (citato anche da padre Maccà nella sua opera "Storia del territorio vicentino" Caldogno, presso Gio. Battista Menegatti, 1815, tom. XII, p. 258), la "Traduzione dal francese dei saggi botanici e farmaceutici di Messer Coste" e, infine, la "Traduzione del nuovo sistema di mineralogia del Sig. Mannet" (Vicenza, BcB, ms. 2565). Domenico Thiene, nella sua biografia, ricorda Lupieri come un ottimo padre di famiglia, un amico leale, un compagno scherzoso e un filosofo modesto.
Morì a Vicenza, poco più che sessantenne, il 20 dicembre 1805. "Umano cogli infermi, probo con i colleghi", fu ricordato dai suoi successori come uno dei più validi modelli da cui trarre ispirazione e dai suoi concittadini e pazienti come un uomo a cui rendere infinita riconoscenza.
In Biblioteca Bertoliana sono conservati parte del suo carteggio personale raccolto all'interno di una fascicolo cartaceo (Fondo Epistolari, E. 57) e un suo manoscritto.
Bibliografia di riferimento:
Rumor, S., Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, Venezia, 1905-1908, pp. 230-31.
Thiene, D. Memorie biografiche del celebre Medico Lupieri Giuseppe Maria, in Dizionario classico di medicina interna ed esterna, Venezia, Giuseppe Antonelli Editore, tom. XXIII, 1835, pp. 340-341.
Opuscoli scelti sulle scienze e sulle arti tratti dagli Atti delle Accademie [...], Milano, presso Giuseppe Marelli, tom. VII, 1784, p. 34.

Epistolario Giuseppe Maria Lupieri

1761 ott. 21 - 1761 ott. 26 unità archivistica 1