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Bonagente, Giovanni Battista

m. 1641

Giovanni Battista Bonagente appartenne a una nobile famiglia vicentina e fu figlio di Bernardino e di Benassuta Benassuti.
Fu medico e accompagnò i consoli veneziani Antonio Barbarigo e Giovanni Antonio Giustiniani al Cairo tra 1634 e 1641.
Non ha lasciato un vero e proprio diario, ma la sua esperienza in Oriente può essere in parte ricostruita attraverso le lettere inviate allo zio Giovanni Battista Bennassuti (Da Schio riferisce di una relazione autografa del viaggio in possesso di Gonzati, ma potrebbe trattarsi dell'Epistolario sicuramente in possesso di quest'ultimo). Le lettere risultano scevre di ogni tensione esotico-descrittiva e gettano luce invece sulla vita quotidiana, sulle difficoltà, sulle ambizioni e aspirazioni della figura del medico veneto consolare.
Benassuti era probabilmente fratello della madre e Bonagente sembra considerarlo come un padre. E' lui a spingerlo a partire per l'Egitto.
Per arrotondare il suo stipendio di medico in Egitto, Bonagente si dedica anche ai commerci con la patria, sebbene gli procurino magre entrate (a causa di corsari, naufragi, concorrenza, dazi).
Morì a Gerusalemme nel 1641, dove si era spostato per visitare i luoghi santi e dove era stato nominato Cavaliere del Santo Sepolcro. E' possibile ricostruire il fatto dalla Relazione di infirmità e morte redatta dal frate Innocenzo Raiano di S. Bernardino, residente a Gerusalemme, che gli aveva diagnosticato una "febbre catarrale" (ma è probabile che si trattasse in realtà di malaria).

Epistolario Giovanni Battista Bonagente

1634 - 1642 unità archivistiche 1