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Milan Massari, Giacomo

1797 giu. 27 - 1844 gen. 18

Giacomo Milan nacque a Vicenza da Girolamo e da Beatrice dei conti Massari di Ferrara il 27 giugno 1797. Il padre, nominato cavaliere della Corona di Ferro da Napoleone I, viene descritto dalle fonti come un uomo singolare ma dall'abile e raffinato ingegno. La sua inclinazione per il mondo del commercio (produzione e vendita di seta) garantì a lui e alla sua famiglia agiatezza e benessere. Fu proprio in questa cornice di serenità che il giovane Giacomo crebbe, avendo quindi la possibilità di formarsi intellettualmente dai migliori insegnanti e studiosi del tempo. L'abate Giovanni Antonio Rossi (benemerito della Repubblica Letteraria), uomo di fede e valido scrittore, lo avviò allo studio delle lettere e gli infuse i "germi della virtù e del bello" (Cabianca, J., 1875). Con una particolare propensione agli studi, Giacomo non ci mise molto ad apprendere uno stile di scrittura bello e raffinato tale da garantirgli svariate lodi dallo scrittore Piero Giordani (1774-1848) il quale lo descriveva come "Nobilissimo animo e squisito nei modi". Giordani insistette e incitò Milan nella stesura di una storia patria. Le già presenti cronache storiche redatte da Marzari, Castellini e Maccà, infatti, non soddisfacevano sufficientemente la critica del tempo; l'obiettivo era quello di dare alle stampe un'opera completa che riportasse alla luce quelli che da tempo erano considerati i periodi più bui della storia vicentina, ossia: il periodo degli Etruschi, Galli, Romani e Longobardi. L'opera iniziata con fervore da Milan, fu ben presto abbandonata perché sconfortato dall'incertezza e dall'aridità delle fonti a cui poter attingere. Si dedicò alla stesura, dunque, di una sola parte prediligendo, tra tutte le epoche, il Rinascimento e in particolare le vicende che precedettero e seguirono la battaglia della Lega di Cambrai. Questo unico capitolo andò alle stampe con il titolo "Frammenti del libro VIII di una storia inedita di Vicenza" (Rovigo, stabilimento tipo-litografico Provinciale di Antonio Minelli, 1842 in BcB è presente il manoscritto originale ms. 2900); d'impatto lacrimevole, l'opera, attraverso una schiettezza espositiva e vivacità scrittoria, si prefiggeva di narrare le fortune e le sfortune della guerra.
Successivamente Giacomo si trovò a stilare la biografia di Luigi Da Porto "Notizie intorno alla vita e agli scritti di Luigi Da Porto" (Padova, per Valentino Crescini, 1830), riprodotta a stampa svariate volte e ritenuta stilisticamente perfetta (in Biblioteca Bertoliana se ne conserva il manoscritto originale: BcB, ms. 2899). La personalità vivace e brillante di Milan lo resero popolare a soli vent'anni, tanto che divenne da tutti descritto come uomo di lettere colto ed elegante. Nel 1816 sposò la giovane contessa Angela Da Porto. Nel 1819 Giacomo, per colpa di un crollo economico, vide il capitale paterno sfaldarsi davanti agli occhi. Fu questo, nella sua vita, un momento di svolta: si dedicò allo studio con ancora maggior risolutezza, avvicinandosi alla lettura dei grandi classici e traducendo alcune opere di Francesco Petrarca (BcB, ms. 1863).
"[...] Figlio, marito, padre eccellente, di una probità antica, d'una fede sicura, candido e schietto, modesto fino all'umiltà, amò la patria sopra ogni cosa […]" così lo ricorda il poeta e scrittore del Seminario trevigiano Sartorio (Sartorio, L., 1875).
Quando tutto però sembrava volgere favorevolmente, alla giovane età di 49 anni Giacomo Milan, dopo un morbo improvviso e assai violento, morì a Ferrara il 18 gennaio 1844. Le sue ceneri furono trasportate a Vicenza e giacciono sotto un grande monumento fatto erigere dalla moglie e dai figli ad opera dello scultore romano Cavaliere Finelli.
In Biblioteca Bertoliana sono conservati parte del suo carteggio personale raccolto in una busta (Fondo Epistolari, E. 73), manoscritti e autografi vari (ms. 1863, 1873, 2899, 2900 e 2901).
Bibliografia di riferimento:
CABIANCA, J., Per nozze Porto-Bonin: biografia di Giacomo Milan Massari, Vicenza, Tipografia Reale Burato, 1875, pp. 9-14.
DE LUCA TROCHET, A., Elogio del nobile Giacomo Milan Massari_ traduzione dal latino preceduta da una lettera alla contessa vedova Angelina Porto, Rovigo, tipo-litografico stabilimento di A. Minelli, 1844, pp. 11-17.
PETRUCCI, G., Riposo al giusto: Elogio del conte Giacomo Milan-Massari patrizio vicentino in Ferrara defunto il 18 gen. 1844 che il cav. Agatone De Luca Tronchet per voto unanime degli amici a perpetuarne la cara memoria dettava, Ferrara, il tipografo Domenico Taddei, 1844, pp. 5-14.
RUMOR, S., Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, Venezia, 1905-08, p.
VALDAGNI, P., Per le acclamatissime nozze dell'ornatissimo signor Giacomo Milan con la ornatissima signora Angelina contessa Porto, Vicenza, Tipografia Parise, 1816.

Epistolario Giacomo Milan Massari

1801 gen. 27 - 1842 dic. 28 unità archivistiche 41