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Dall'Armellina, Michelangelo Michele Mariano

n. 1920 lug. 17 - m. 1992 feb. 15

Nacque a Bozzolo (MN) da genitori vicentini, vive a lungo a Noventa Vicentina per risiedere poi nel capoluogo. Sposa la giornalista Vittoria Rubbi. Laureato in lettere moderne. Dirigente di Azione cattolica fin dalla giovinezza, resse la Fuci di Padova nel 1941 - 1942. Insegnò al liceo Pigafetta della città. Fu dapprima ufficiale di cavalleria e partigiano nella Resistenza e nella lotta per la liberazione, comandante della "Brigata del popolo Luigi Pierobon" con il nome di battaglia di "Mariano". Arrestato dai fascisti, fu recluso nel carcere di Padova. Primo presidente dell'Istituto di scienze sociali "Nicolò Rezzara" (dal 1964 al 1971). Organizzò il partito democristiano nella zona di Riviera Berica, della quale fu rappresentante nel comitato provinciale per circa un ventennio. Fu assessore provinciale alla pubblica istruzione dal 1951 al 1963. Nominato Cavaliere della Repubblica Italiana il 2 giugno 1953. Presidente dell'Eca di Noventa Vicentina. Ricoprì l'incarico di consigliere provinciale per la Democrazia Cristiana. Sindaco di Recoaro Terme per un biennio negli anni Sessanta (1966?). Fondatore delle Acli vicentine, presidente regionale dal 1953 al 1964 e provinciale per Vicenza dal 1958 al 1966. Presidente del Consorzio provinciale Acli Cooperative agricole. Membro del Consiglio pastorale diocesano. Tra i fondatori successivamente dell'Mcl. Più volte deputato e segretario del gruppo parlamentare della D.C. alla Camera, fu membro anche di alcune commissioni come dell'VIII, per l'Istruzione e belle arti, nella sia nella IV° che nella VI° legislatura. Eletto nella IV legislatura il 28 aprile 1963, è deputato dal 9 maggio 1963 al 4 giugno 1968. Membro dell'VIII Commissione della Camera (Pubblica istruzione). In tale veste si pone come promotore di numerose leggi riguardanti i problemi del mondo della scuola e le categorie insegnanti, e si è battuto con vivacità per l'affermazione dei diritti della scuola cattolica. Nell'ambito del gruppo parlamentare Dc, promosse e portò avanti fin dall'inizio della legislatura, e in particolare al Congresso di Roma per l'assemblea di Sorrento, un'azione intesa a smobilitare l'organizzazione delle correnti all'interno del partito; soprattutto con riguardo a tale sua posizione, fu eletto dai colleghi, nel 1966, nel direttivo del gruppo parlamentare Dc. Unico deputato di prima legislatura presente in tale organo, ne ha partecipato assiduamente ai lavori, ricevendo taluni incarichi importanti: in particolare fu nominato nella Commissione dei 5 deputati Dc delegati a studiare la stesura definitiva del testo del piano di programmazione economica ed a proporre e concordare i relativi emendamenti e modifiche dei rappresentanti degli altri partiti. Nel corso di questo lavoro - proseguito per alcuni mesi - si è fatto promotore di iniziative tese a introdurre nel piano la possibilità di riconoscimento di zona depressa per la montagna ed il Basso vicentino; l'estensione degli assegni familiari ai coltivatori diretti a partire dal 1967; l'intero capitolo sulla politica della gioventù; i termini per una politica della famiglia con particolare riguardo ai criteri di erogazione degli assegni familiari, nonchè alla tutela della maternità e alla salvaguardia dell'infanzia. In collegamento con gli altri parlamentari democristiani di estrazione aclista, ha elaborato e presentato numerose proposte di legge, riguardanti i più urgenti problemi dei lavoratori dipendenti con specifico riferimento ai settori dell'istruzione professionale e della sicurezza sociale. Ha promosso e sottoscritto numerose iniziative parlamentari tendenti a richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e del governo sulla salvaguardia dei valori morali, educativi e familiari nella società civile e politica, nonchè i diritti delle comunità cattoliche nel nostro paese e nel mondo. Data la sua specifica competenza, è stato chiamato a far parte della Commissione scuola e cultura della Cei, nonchè della Commissione nazionale Acli-scuola, che ha pure presieduto per vario tempo. Nel suo testamento spirituale così scriveva: "Offro la mia vita per la Chiesa, i sacerdoti, i lavoratori, soprattutto per i giovani". Azionista della Banca popolare agricola di Lonigo. Donatore alla Biblioteca Bertoliana.

Rubbi, Vittoria

n. 1924 ago. 08 - m. 1982 set. 20

Nacque a Bologna il 8 agosto 1924 dall'ing. Adriano e da Ada Gazzeri, prima di quattro fratelli. Si laureò a Bologna in Lettere con 110 e lode.
Partecipò alla Resistenza del Primo Btg. Stelle Verdi - Divisione Bologna - VI Brigata del Corpo Volontari della Libertà. Insieme agli on. Milani, Manzini e Salizzoni e ad Achille Ardigò e Giovanni Galloni fece parte del Comitato Promotore della D.C. bolognese clandestina, con sede nel campanile di San Giovanni in Monte.
Frequentò la scuola di Apostolato dell'Azione Cattolica, divenendo dirigente e propagandista in Diocesi; inoltre i Corsi di Formazione promossi dalla D.C., sotto la guida degli on. Dossetti e Lazzati.
Fece parte del gruppo promotore delle ACLI bolognesi e, dal 1945 al 1948, rappresentò le lavoratrici cristiane nella Commissione Femminile Consultiva dell'allora unitaria Camera Confederale del Lavoro della Provincia di Bologna.
Dopo la laurea nel 1947, insegnò per un anno nelle medie e poi entrò come cronista al giornale cattolico «L'Avvenire d'Italia»; in questo periodo collaborò anche con il periodico della D.C. Emiliana «Il Risveglio».
Nel 1950, accogliendo l'insistente invito dell'allora Presidente Nazionale ACLI, on. Storchi, lasciò il suo lavoro per trasferirsi a Roma e lavorare per «Gioventù Aclista».
Nel 1951, al secondo Congresso Nazionale del Movimento Femminile delle ACLI venne eletta Delegata Nazionale Lavoratrici.
Nel 1955, per motivi di salute, ritornò a Bologna dove frequentò la Scuola di Servizio Sociale, conseguendo il diploma di Assistente Sociale. Dopo il diploma, lavorò nei Centri Sociali dell'Ente Delta Padano e, successivamente, venne riassunta a «L'Avvenire d'Italia».
Fu componente del Consiglio Nazionale e della Commissione Nazionale Lavoratrici, venne spesso chiamata o inviata a Corsi e Convegni di Studio, nelle diverse provincie.
Il 16 luglio 1961 sposò Michelangelo Dall'Armellina e si trasferì a Vicenza. Qui, licenziatasi dopo poco da «L'Avvenire d'Italia», continuò il suo impegno nelle ACLI, specie in Consiglio Nazionale ed in Commissione Femminile.
E' del periodo 1961 - 1968 la sua frequente partecipazione a Convegni ed Incontri di Studio, anche a carattere internazionale, specie sui problemi del lavoro femminile e della famiglia lavoratrice. Ed è pure di questo periodo la sua graduale assunzione di un ruolo determinante nel gruppo di opposizione alle tendenze deviazionistiche già chiaramente presenti nelle ACLI.
Nel 1969 - dopo le scelte di Vallombrosa ed in concomitanza con il Congresso Nazionale ACLI di Torino - rientrò in pieno nel Movimento, sia a livello provinciale vicentino (dove venne eletta Vice Presidente) che a livello nazionale, come alfiere dell'esiguo gruppo di Consiglieri di minoranza.
Nel biennio 1970 - 1971 diede vita al periodico «Opposizione Aclista» e fondò, a sostegno delle minoranze acliste, il Centro Triveneto Studi Sociali e Cultura Popolare «Giuseppe Fanin» di cui rimase presidente fino alla morte.
L'8 dicembre 1971 - dopo la nascita del MALCV, di cui fu Vice Presidente - fu tra i promotori della Federacli, nel cui Esecutivo Nazionale assunse l'incarico di responsabile Formazione, Studi e Stampa. In tale veste avviò, specie nelle case di formazione di Camposilvano di Vallarsa e di Tonezza, organici programmi formativi per lavoratori e giovani di tutta Italia.
Dopo l'Assemblea di Unificazione e la nascita del M.C.L. (8 dicembre 1972) quale Consigliere Nazionale continuò ad occuparsi prevalentemente della Formazione. Rieletta, infatti, Consigliere Nazionale in tutti e tre i Congressi del M.C.L. (1974, 1977 e 1980) assunse, in periodi successivi, gli Incarichi Nazionali di Responsabile Formazione e di Responsabile dell'Ufficio Problemi della Famiglia.
Dal 1972 al 1982 fu un decennio di dedizione totale alle iniziative del Movimento Cristiano Lavoratori e del Centro Fanin. Subì anche all'aggressione terroristica subita nella sede di Vicenza del M.C.L. il 14 dicembre 1976.Morì a Bologna il 20 settembre 1982.


[dal sito: http://www.rhost.it/luli/fondazione/biografie.htm   ultima verifica 18/03/20].
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Cavestro, Lidia

n. 1961 nov. 01

Nata ad Este (PD). Membro della Presidenza del Movimento cristiano lavoratori. Collabora fin da giovane con Michelangelo Dall'Armellina e la moglie Vittoria Rubbi nel Movimento cristiano lavoratori. Alla morte crea la Fondazione Dall'Armellina-Rubbi con sede nel comune di Vallarsa (TN). "Scopo della Fondazione è quello di promuovere le ricerche egli studi aventi per oggetto la divulgazione del pensiero e della testimonianza religiosa, storica, sociale e politica di Michelangelo Dall'Armellina e Vittoria Rubbi, fondatori del MCL, nonché le problematiche del mondo del lavoro e dell'esperienza sindacale, costituendo un centro per la promozione diricerche e studi e per la diffusione e l'applicazione dei loro risultati, anche con iniziative editoriali proprie. La Fondazione, inoltre, direttamente o attraverso altri soggetti, promuove attività per la gestione di strutture turistiche, convegnistiche e di ricezione alberghiera, connesse agliobiettivi di turismo sociale per gli scopi della Fondazione." [dal sito della fondazione:  http://www.rhost.it/luli/fondazione/PDF/statuto.pdf  ultima verifica 18/03/20].


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Deposito Dall'Armellina

1895 - 2000 unità archivistiche 5628