Soggetto produttore

Collegio dell'Opera Pia Cordellina

1811

Il Collegio Convitto di Vicenza viene fondato nel 1811 nell'ex convento domenicano di Santa Corona. Gestito in forma privata per l'educazione dei giovani rampolli delle famiglie nobili della città di Vicenza, assume fin da subito una connotazione sociale mediante l'assegnazione di due posti gratuiti riservati a giovani appartenenti a famiglie nobili decadute. Nel 1820, come conseguenza delle norme sull'interdizione dell'insegnamento privato emanate dall'Impero Austriaco, il Comune di Vicenza subentra nella gestione del collegio. Viene interrotta l'attività di insegnamento interno e agli allievi viene imposto di frequentare le scuole pubbliche della città. Nicolò Bissari, nel 1829, dispone che le rendite delle proprietà di Lodovico Cordellina Molin siano devolute al Collegio Convitto di Vicenza che inizia così a chiamarsi "Collegio comunale Cordellina". Seguono anni durante i quali il collegio viene diretto da religiosi e il vescovo pro tempore di Vicenza diviene membro di diritto del Consiglio di Amministrazione. Nello stesso periodo la sede del Collegio viene trasferita all'ex orfanotrofio nel convento di San Marcello. Nel 1911 la direzione del collegio viene assunta da Ezio Secegni, primo direttore laico, che dà inizio ad un'epoca di rinnovo delle strutture del collegio e della didattica. In base ad una clausola fatta inserire nello statuto, il collegio viene aperto anche ad allievi non cattolici. A partire dal 1 ottobre 1927 il collegio viene trasferito negli stabili della ex caserma "Massimo d'Azeglio" nei pressi della Chiesa di Santa Maria Nova. Segue una crisi finanziaria dovuta all'aumento delle spese e al crollo delle iscrizioni. Inizia in questo periodo un periodo di vendita delle proprietà immobiliari derivanti dal patrimonio di Lodovico Cordellina. Negli anni immediatamente precedenti alla II Guerra Mondiale iniziano le trattative per il trasferimento della gestione del collegio alla Gioventù Italiana del Littorio ma ogni cosa viene bloccata con l'entrata in guerra dell'Italia. A partire dal 1941 cessa l'attività convittuale. Terminata la guerra, la gestione dell'Opera Pia Cordellina passa all'E.C.A. che si limita al solo conferimento delle borse di studio agli allievi meritevoli e con scarse disponibilità economiche.

Archivio del Collegio dell'Opera Pia Cordellina

1802 - 1973 unità archivistiche 125