Perozzi, Silvio
1857 dic. 02 - 1931 gen. 04
Nasce a Vicenza da Girolamo e da Elisabetta Dal Bianco il 2 dicembre 1857. Studia giurisprudenza e consegue la laurea in legge a Padova nel 1879; successivamente consegue anche quella in Lettere e storia nel 1881, sempre all'università di Padova. Insegna per due anni lettere italiane all'Istituto Tecnico Provinciale di Macerata (1881-1883), e nell'anno scolastico 1883-1884 segue un corso di perfezionamento tenuto da Pernice all'università di Berlino. L'anno successivo ottiene la cattedra di lettere italiane al Regio Istituto Tecnico di Como, incarico che lascia nei primi mesi del 1885 poichè riceve la nomina a professore di diritto romano nella Regia Università di Perugia. Nel 1886 passa alla cattedra di istituzioni di diritto romano e quindi di diritto nell'università di Macerata, dove ricopre anche il ruolo di preside; nel 1889 vince il concorso per la cattedra di istituzioni di diritto romano a Messina e l'anno successivo ottiene la stabilità. Nel 1891, sempre per concorso, passa alla cattedra di diritto nell'università di Parma, dove rimane undici anni ricoprendo l'ufficio di Rettore Magnifico negli anni accademici 1888-1889 e 1889-1900. Dall'1 marzo 1902 è professore di istituzioni di diritto romano alla Regia università di Bologna, ove è preside dal 1922 al 1923.
Il 3 giugno 1925, al compimento del quarantesimo anno di insegnamento, riceve onoranze presso la Regia università di Roma ad opera del Comitato Nazionale presieduto da Vittorio Scialoja.
Membro effettivo della Regia Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna dal 16 giugno 1907, socio nazionale della Regia Accademia dei Lincei, membro effettivo dell'Accademia polacca delle Scienze, professore onorario nelle Regie università di Parma e di Perugia, socio della Reale Accademia d'Italia dal 23 ottobre 1930, muore a Bologna il 4 gennaio 1931.
Ha apportato contributi personali alla scienza romanistica: le sue "Istituzioni di diritto romano" in due volumi costituiscono un'opera scientificamente originale. Di grande interesse è anche un'altra sua opera, "Le obbligazioni romane" (1903). Tra gli altri scritti: "Sulla struttura delle servitù prediali" (1888); "Saggio critico sulle teorie della comproprietà" (1890); "I modi pretori di acquisto delle servitù" (1897); "Dalle obbligazioni da delitto alle obbligazioni da contratto" (1915-16). I suoi "Scritti giuridic"i sono stati raccolti in tre volumi (1948).