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Gallo, Ettore

1914 gen. 03 - 2001 giu. 28

Ettore Gallo nacque a Napoli il 3 gennaio 1914 da famiglia di origini calabresi. Orfano di padre, ufficiale caduto sul Pasubio nella prima guerra mondiale, risiedette fin da bambino nel Veneto. Si laureò in Giurisprudenza nell'Ateneo di Modena e in Scienze politiche all'Istituto "Cesare Alfieri" di Firenze.
Fu magistrato dal giugno del 1936 al giugno 1946, quando si dimise per dedicarsi all'avvocatura e riprendere gli studi scientifici che aveva interrotto per partecipare alla seconda guerra mondiale ed alla Resistenza. Fu difatti tra í fondatori nel primo autunno del 1943 del C.L.N. vicentino e poi uno dei suoi maggiori dirigenti. Nel dicembre 1944 venne catturato dai nazi-fascisti, tenuto prigioniero nel famigerato Palazzo Giusti di Padova, torturato dagli aguzzini della banda del maggiore Carità, condannato alla fucilazione dal Tribunale Militare di Piove di Sacco. Anche nell'immediato dopoguerra, e sino allo scioglimento avvenuto nell'estate del 1946, ricoprì cariche importanti all'interno del C.L.N. vicentino, occupandosi principalmente dei problemi della giustizia.
Subito dopo la Liberazione conseguì la libera docenza in Diritto penale, che esercitò nell'Università di Padova.
Sciolto il Partito d'Azione, aderì successivamente al Partito Socialista Italiano.
Nella carriera universitaria ebbe l'incarico di Diritto penale commerciale per poi assumere la cattedra di Istituzioni di diritto penale nell'Università di Ferrara. Fu poi chiamato a tenere la cattedra di Diritto penale dell'Università di Firenze, dove fu anche direttore dell'Istituto di Diritto e procedura penale e, da ultimo, nel luglio 1981, tenne la stessa cattedra dell'Ateneo "La Sapienza" di Roma.
Dal 1976 al 1981 è stato membro del Consiglio Superiore della Magistratura, dove dapprima diresse l'Ufficio Studi e poi divenne Presidente della Prima Commissione Referente, presiedendo anche la Sezione disciplinare nel periodo drammatico del terrorismo.
Ha fatto parte della Commissione Ministeriale per la stesura del primo progetto del nuovo Codice Penale sulla base della Legge delega del 1974.
Prima del 1976 aveva esercitato per oltre un trentennio l'avvocatura nel settore penalistico, prendendo parte a numerosi processi di rilievo nazionale.
Ha pubblicato cinque monografie dì Diritto penale, molte voci della "Enciclopedia del Diritto" e della "Enciclopedia giuridica Treccani", nonché un centinaio tra opuscoli, saggi e articoli di diritto apparsi sulle maggiori riviste scientifiche.
In tutti quegli anni è stato attivo nell'ANPI nazionale e vicentina, ricomprendo alcune delle maggiori cariche. Dal 1964 al 1971 è stato consigliere comunale a Vicenza, nelle liste dei PCI.
Gallo venne eletto Giudice della Corte Costituzionale dal Parlamento con ben 720 voti già nella prima seduta del 30 giugno 1982.
II Presidente della Repubblica Pertini lo ha insignito del Cavalierato di Gran Croce al merito della Repubblica.
Il primo febbraio 1991 fu eletto all'unanimità Presidente della Corte Costituzionale ed al termine del mandato fu proclamato dalla stessa Corte "presidente emerito".
Negli anni Novanta ha presieduto la Commissione ministeriale per la Riforma dell'Ordinamento giudiziario, la Commissione governativa d'inchiesta per i fatti avvenuti in Somalia (1997), il Consiglio consultivo degli utenti nell'Ufficio del Garante per l'editoria, il Comitato etico dell'Autorità garante per le comunicazioni (1999).
Sino alla morte, scrisse ed agì nella convinzione che l'Italia doveva restare rigorosamente fedele agli ideali antifascisti e fu uno dei più strenui difensori del valore della Costituzione italiana e tenace assertore del rispetto dei diritti dei lavoratori.
Gallo si è spento a Roma il 28 giugno 2001.

Carte Ettore Gallo

post 1937 - ante 2001 unità archivistiche 189