Soggetto produttore

Segato, Carlo

1919 nov. 06 - 2013

Nato il 6 novembre 1919 a Cologna Veneta, si stabilisce con la famiglia da bambino a Tavernelle di Altavilla; frequenta le scuole elementari ad Altavilla e le superiori a Vicenza. Nominato assistente tecnico al "Fusinieri", si sposa e va ad abitare a Vicenza.
Richiamato alle armi nel 1943 è assegnato al comando tradotte con il compito di prestare servizio sulle tradotte militari per la Grecia. In questo periodo matura in lui l'avversione per i nazisti: nel luglio 1943, a Zemun, nord di Belgrado, scopre che le S.S. stanno uccidendo con il gas donne, vecchi e bambini ebrei, caricati su un treno-staffetta "antimina", fatto viaggiare dalla Grecia davanti al convoglio.
Dopo l'otto settembre 1943 si riunisce alla famiglia sfollata ad Altavilla e subito partecipa a Vicenza alle prime riunioni della sinistra comunista, socialista e azionista per lo sviluppo della lotta armata contro i nazifascisti. Per la sua esperienza di ufficiale è scelto quale "addetto militare" e si attiva per creare e mantenere i collegamenti con i primi gruppi gappisti sorti in città e con i primi gruppi di "ribelli" che si sono formati sui monti del vicentino. Ricercato dai militi della R.S.I. passa alla clandestinità nel marzo 1944 e trova rifugio presso la fattoria Tomasi a Tavernelle, confinante con l'albergo che ospita ufficiali tedeschi e della X MAS. Qui stabilisce il comando del XIII Settore che diventerà poi Brigata Argiuna. Nella casa della famiglia Tomasi trovano un solido punto di appoggio le squadre partigiane del "Battaglione Guastatori", costituito in maggio da Luigi Cerchio "Gino", Gaetano Bressan "Nino" e Giacomo Prandina, che agiscono ad ovest della città di Vicenza (Creazzo, Sovizzo, Altavilla, Montecchio Maggiore, Montebello, Brendola). Collabora con lui nella guida delle squadre Leonardo Beltrame "Tom-Dino".
Le innumerevoli ed efficaci azioni di sabotaggio sono narrate nel suo libro "Flash di vita partigiana - Altavilla Vicentina e dintorni" e in altri testi.
Fu arrestato il giorno di Natale del 1944, in seguito al tradimento del giovane partigiano Giuliano Licini, all'Ospedale di Arzignano, dove si era recato a far visita alla moglie che aveva partorito la piccola Tatiana, viene incarcerato e duramente torturato. Riesce tuttavia a fuggire e raggiunge Verona, dove trova una base sicura e riesce a mantenere i collegamenti con gli uomini delle sue squadre.
Nei giorni dell'insurrezione mobilita i suoi partigiani, partecipa alla Liberazione di Altavilla ed entra a Vicenza nel pomeriggio del 28 aprile, dove assume l'incarico di Questore politico e di vicesindaco della città, a fianco di Luigi Faccio, socialista.
A Carlo Segato viene attribuita la Medaglia d'Argento al Valor Militare.
I giovani vicentini lo ricordano per le numerose conferenze e gli incontri nelle scuole, preoccupato di formare i giovani all'amore per la Costituzione e i suoi valori; per i suoi consigli e le sue direttive nell'ANPI, di cui è stato autorevole dirigente, sempre, fino all'ultimo periodo (componente della Presidenza e della Segreteria e del Comitato Provinciale; da Padova raggiungeva Vicenza e partecipava attivamente alla vita dell'Associazione); per gli incontri conviviali insieme alla moglie Maria Galvanin e ai numerosi compagni e amici; per la sua presenza alle manifestazioni partigiane e alle iniziative culturali della Resistenza; per i suoi vivi discorsi, ricchi di entusiasmo e saggezza.
Carlo ha donato i suoi importanti documenti all'ISTREVI e la sua biblioteca al Comune di Altavilla. E' stato un grande protagonista e lascia un alto patrimonio ideale e un valido esempio alle nuove generazioni.

Carte Carlo Segato

1937 - 2004 unità archivistiche 10