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Giuriolo, Antonio

1912 feb. 12 - 1944 dic. 12

Figlio di Pietro, avvocato ed esponente socialista, e di Marina Arreghini, dopo aver frequentato due anni della scuola elementare (1922 - 1923) nel paese natale, San Pietro a Castello di Arzignano, continua gli studi a Bologna presso il collegio "San Luigi". Nel 1924 la famiglia si trasferisce a Vicenza e Antonio frequenta il Liceo ginnasio Pigafetta. Nel 1930 si iscrive all'Università di Padova alla facoltà di Lettere.
Alla leva militare frequenta il corso per ufficiali di Fanteria a Salerno nel 1933 e si congeda con il grado di tenente nel 1934.
Il 2 luglio 1935 si laurea in lettere ed entra in contatto con Norberto Bobbio.
E' richiamato alle armi il 29 settembre dello stesso anno fino al 31 luglio 1936.
Rifiuta la tessera del Partito Nazionale Fascista e quindi vive di insegnamento privato.
Nel 1939 incontra a Perugia Aldo Capitini, condividendo gli ideali della nonviolenza, non uccisione, non menzogna e non collaborazione.
Il 3 aprile 1939 viene richiamato alle armi nella fanteria e a dicembre viene trasferito al 3º Reggimento Alpini e successivamente congedato il 30 settembre 1940.
Il 1º gennaio 1943 è nuovamente richiamato alle armi con il grado di capitano presso il 7º Reggimento Alpini di Belluno e successivamente presso Longarone con il Battaglione alpini Val Cismon.
Dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943 sceglie la strada della Resistenza con la formazione "Giustizia e Libertà" ed opera in Friuli e in seguito nel bellunese e nelle montagne dell'Altopiano dei Sette Comuni, dove organizza la formazione di studenti universitari chiamata "piccoli maestri". Il suo nome di battaglia è "Capitano Toni".
Nel 1944, ferito ad una mano, è curato all'Istituto "Rizzoli" di Bologna.
Guarito, non rientra nel vicentino, ma accetta di riorganizzare e comandare una formazione partigiana, la locale Brigata Matteotti "Montagna", nell'alta valle del Reno. Sotto il suo comando la Brigata opera intensamente in tutto il settore con colpi di mano e veri e propri combattimenti contro le truppe tedesche sull'Appennino fra Bologna, Pistoia e Modena, contribuendo, tra settembre e ottobre del 1944 alla liberazione dei paesi di Capugnano, Granaglione, Borgo Capanne, Camugnano, Castelluccio, Porretta Terme.
Il 12 dicembre 1944, mentre tenta di riportare a casa i corpi dei suoi compagni deceduti, è colpito a morte in località Corona di Lizzano in Belvedere. Il suo corpo, ritrovato da un suo compagno tra la neve con una bomba fissatagli sulla gamba da soldati tedeschi, è riportato a Vicenza in seguito alla liberazione, per la celebrazione del funerale.

Giuriolo, Libero

n. 1909

Carte Antonio Giuriolo

1912 - 2012 unità archivistiche 49