Soggetto produttore

Fogazzaro, Antonio

1842 mar. 25 - 1911 mar. 07

Nato a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, Antonio Fogazzaro si iscrive nel 1858 alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Padova. Con scarso entusiasmo continua gli studi giuridici a Torino, dove la famiglia si trasferisce nel 1860, arrivando a conseguire la laurea nel 1864. Il padre preme perché intraprenda la carriera forense, ma in Antonio predominano gli interessi letterari, che lo portano a scrivere durante gli anni universitari le prime poesie d'occasione. Nel 1866 sposa la contessa Margherita di Valmarana, nipote di Fedele Lampertico. Abbandonata definitivamente l'attività forense, si trasferisce con la moglie a Vicenza nel 1869. Qui nascono i suoi tre figli: Teresa (detta Gina), Mariano e Maria. Inizia in quegli stessi anni l'impegno nella vita pubblica: nel 1871 viene eletto consigliere comunale, nel 1893 entra nel Consiglio Provinciale, fa parte del Consiglio direttivo della Biblioteca Bertoliana, del Museo Civico ed è membro del Consiglio Scolastico Provinciale, Presidente della Congregazione di Carità e degli Asili di Carità per l'Infanzia. Nel 1896 è nominato senatore del regno italiano, ma per motivi di censo la convalida avviene solo quattro anni più tardi. L'impegno senatoriale si aggiunge a quello di componente del Consiglio Superiore di Istruzione Pubblica. Nel 1873, dopo un periodo di crisi religiosa, torna alla fede, grazie, a suo dire, alla lettura de "La philosophie du credo" di Auguste-Alphonse Gratry. Nel 1874 pubblica per i tipi Le Monnier (grazie al finanziamento del padre) il poemetto in endecasillabi sciolti "Miranda". La problematica religiosa permea tutta la vita dello scrittore che dal 1888 inizia un'intensa corrispondenza, durata quasi ininterrottamente fino alla morte, con monsignor Geremia Bonomelli, preziosa guida spirituale.
Molti di questi conflitti interiori si ritrovano nel primo romanzo, "Malombra" (1881), la cui stesura impegna Fogazzaro per circa un decennio.
"Malombra" fissa gli ingredienti fondamentali degli intrecci fogazzariani: il contrasto amore-colpa, la follia della protagonista femminile, la conclusione catartica, cui si sovrappongono una schiera di situazioni e figure di contorno. Il grande successo arriva con "Daniele Cortis": tre edizioni in Italia nel 1885, traduzioni in svedese nel 1886, in inglese nel 1887 e 1890, in tedesco 1888, in olandese nel 1891, in francese nel 1895, in danese nel 1899, in polacco nel 1910. Il romanzo successivo, "Il mistero del poeta", esce dapprima sulla «Nuova Antologia» e quindi in volume a Milano nel 1888. Già dal 1885 Fogazzaro lavora su "Piccolo mondo antico", pubblicato a Milano da Galli nel 1895. Nello stesso anno in cui viene pubblicato il romanzo destinato a consolidare la sua fama anche internazionale, Fogazzaro subisce la gravissima perdita del figlio Mariano, morto di tifo. A lui sono dedicate le toccanti parole incise dallo scrittore nel cassetto della sua scrivania: «Mariano, Mariano, Mariano mio! Fuori da ogni vanità, da ogni passione raccolgo il mio cuore in Dio e in te». Nel 1887 Fogazzaro incontra Jole Biaggini Moschini, donna colta di cui subisce il grande fascino e alla quale si ispira per la figura di Jeanne Dessalle in "Piccolo mondo moderno" (uscito nel 1901 presso l'editore milanese Hoepli), romanzo che rappresenta la prosecuzione di "Piccolo mondo antico", all'interno di una trilogia che si sarebbe poi completata con il romanzo "Il santo" (Milano 1905). Di fronte a quest'opera l'autorità ecclesiastica, che con Pio X ha abbracciato una linea rigidamente conservatrice, mette in atto un provvedimento punitivo: il romanzo, espressione del movimento modernista, viene proibito con decreto del 4 aprile 1906 dalla Congregazione dell'Indice. Fogazzaro fa subito e pubblicamente atto di sottomissione, benché ritenga Il santo una sorta di manifesto del rinnovamento religioso. L'ultimo romanzo "Leila" (Milano 1910) subisce la stessa sorte de "Il santo" venendo messo all'Indice. Dopo qualche mese Fogazzaro si spegne a Vicenza per una malattia epatica. È il 7 marzo 1911.
Donatore del fondo alla Biblioteca Bertoliana.

Carte Antonio Fogazzaro

ca. 1856 - 1910 unità archivistiche 130