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Crosara, Adolfo

1870 giu. 16 - 1964 mag. 24

Poeta e scrittore, nacque a Cereda di Cornedo Vicentino il 16 giugno 1870 e qui morì il 24 maggio 1964, quasi novantaquattrenne. Dal maestro del paese imparò a leggere, a scrivere e ad amare lo studio. Dotato di una memoria di ferro e di una fervida intelligenza, terminate le scuole elementari, lasciò il paese natio e scese a Vicenza, ospite dello zio Don Bortolo, per frequentare il ginnasio-liceo (è stato residente ai Carmini dal 1880 al 1942).
Entrò quindi all'Università di Padova e conseguì brillantemente la laurea in Lettere e Filosofia (1897). Nel 1898 sposò Margherita De Angeli, da cui ebbe due figli, Aldo e Maria. Insegnò per oltre 40 anni negli istituti superiori della città di Vicenza di cui fu anche assessore comunale negli anni della prima guerra mondiale (1915-1918) e successivamente consigliere provinciale (1920-1924). Fu socio e, per un certo periodo, Segretario dell'Accademia Olimpica, nelle cui tornate tenne numerose conferenze. Nella tornata accademica del 28 febbraio 1902 recitò alcune sue poesie dialettali suscitando grande ammirazione. Fu amico di letterati e scienziati vicentini del tempo, tra i quali Antonio Fogazzaro, Fedele Lampertico, Paolo Lioy e Almerico Da Schio. Una volta in pensione, si ritirò nella sua casa di Cereda e contribuì a fondare il Liceo Classico di Valdagno e la Scuola media parificata di Arzignano, della quale fu Preside dal 1943 fino a tarda età. La sua attività prediletta era scrivere poesie, la maggior parte delle quali in dialetto. Nel 1902 uscì la sua prima raccolta di versi, "Quattro versi in fameja", tutta in dialetto. Nel 1914 pubblicò "Poesie", una raccolta di versi, parte in dialetto e parte in italiano. Scrittore e giornalista, nel primo ‘900 diresse per una ventina d'anni il Giornale della stagione di cura Recoaro, in cui si prodigò con fresca vena poetica e stile impeccabile. Quel periodico, fondato ed edito dalla "Pro Recoaro", usciva col notiziario della stagione termale, le cronache recoaresi e alcune poesie, così, oltre alla funzione informativa, assolveva anche a quella di propaganda per la stazione di cura e soggiorno e propugnava lo sviluppo di Recoaro, che ai tempi d'oro della "belle époque" primeggiava in Italia ed era frequentata da una numerosissima clientela di italiani e stranieri. Altrettanto importante e ricca di notizie fu la sua "Guida di Recoaro" (1922), in cui, oltre alle indicazioni utili per raggiungere la cittadina termale e soggiornarvi, fece una esauriente descrizione di Recoaro, delle sue acque minerali, dei suoi stabilimenti termali, e propose la cittadina delle acque come base per vari itinerari ed escursioni. Nelle sue poesie, sia in vernacolo che in italiano, cantò le bellezze di Recoaro, di cui era innamorato. Da ricordare in particolare "La Canzone dell'Agno", "L'Agno", "Recoaro", "El Spitz" e "Campogrosso".
Fu decorato con il titolo di Cavaliere della Corona d'Italia e nel 1962 fu insignito dal Presidente della Repubblica della Medaglia d'Oro per la Scuola, la Cultura e l'Arte. Per onorarne la memoria gli venne dedicata una via nella città di Vicenza e gli vennero intitolate le Scuole medie statali di Cornedo Vicentino.

Carte Adolfo Crosara

[1875 - 1975] unità archivistiche 10