Soggetto produttore

Corpo nazionale dei giovani esploratori ed esploratrici italiani (CNGEI)

1912

Per ricapitolare velocemente lo sviluppo del movimento scout a livello mondiale bisonga partire dal suo fondatore, Robert Stephenson Smyth Powell, che nasce a Londra il 22 febbraio 1857. Il cognome muta in Baden-Powell dopo la morte del padre. Militare dalle mille esperienze nella multiforme varietà di luoghi dell'Impero britannico, partecipa all'assedio di Mafeking durante la guerra anglo-boera (ottobre 1899 - maggio 1900). In questa occasione viene istituito un "Corpo di cadetti" dai 9 ai 18 anni con uniformi e compiti come staffette, portalettere/ordini, sentinelle. La responsabilizzazione data ai giovani e il loro impiego in missioni di affiancamento dei militari, lo porta a riflettere e a porre le sue considerazioni per iscritto, nel libro "Aids to Scouting for Men and N.C.O.s" ("Sussidi per l'esplorazione per truppa e sottoufficiali"). Nel 1907 effettua un esperimento basandosi sulle sue stesse idee, organizzando un campo con un gruppo di ragazzi nell'isola di Brownsea. Il successo dell'esperimento gli permise di rivedere il suo lavoro precedente, spostando il fulcro sull'educazione dei giovani anche fuori dal mondo militare, e nel 1908 scrive "Scouting for Boys: A Handbook for Instruction in Good Citizenship" ("Scautismo per ragazzi. Manuale di educazione alla buona cittadinanza"). Il testo produsse a livello internazionale la nascita spontanea di gruppi "scout", impegnati in attività di educazione fisica dei giovani all'aperto e di impegno civile nella società attraverso la "buona azione" e non solo. Il punto di vista di Baden-Powell è che la società, e il mondo, possono essere resi migliori solo che si riesca a migliorare la qualità dei singoli elementi che li compongono. Il programma scout si articola in quattro punti fondamentali: formazione del carattere, educazione fisico - igienica, abilità manuale, servizio del prossimo. Dal 1916 Baden-Powell si convinse ad estendere l'appartenenza al movimento anche ai ragazzi più piccoli in base alla letteratura scientifica che attestava sugli 8 anni l'età limite per l'inizio dell'azione educativa. Nel 1920 si tenne il primo Jamboree (campo internazionale) mondiale a Olympia (vicino a Londra) dal 25 luglio al 7 agosto, al termine del quale Lord Baden-Powell viene dichiarato Capo scout del mondo. Gli scout hanno scelto il 22 febbraio, data di nascita sia di Baden-Powell che della moglie Olave, come momento di festa per celebrare il lavoro della coppia. Viene chiamato a livello internazionale "Founder's day" o "Thinking Day", in Italia, Giorno della memoria o del ricordo. Nel periodo della seconda guerra mondiale egli rifletteva in «The Scouter» (aprile 1940): "L'attuale sconvolgimento bellico mondiale è una catastrofe provocata dall'uomo, e può essere redenta solo dall'uomo. Non sappiamo quale forma concreta prenderà la pace: Nazioni unite, unità europea, confederazioni di stati. Ma se la pace deve essere generale e permanente è essenziale, al di là di queste strutture, pervenire ad una una totale trasformazione di spirito tra i popoli, che porti a più intima reciproca comprensione, al soggiogamento dei pregiudizi nazionali, a più aperta obiettività di giudizio. Donde il più grande valore di un movimento educativo come lo scautismo nella futura organizzazione della pace." Lo scautismo viene classificato tra i metodi pedagogici "attivi" che ebbero grande diffusione tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. In questo Baden-Powell non fu inventore, ciò che invece differenzia lo scautismo è lo sfondo avventuroso che esso offre per le sue attività, concretizzato nella vita all'aperto che BP chiama la "scienza dei boschi". Allo sfondo fantastico si collega l'uniforme scout, che sebbene vari in foggia e colore nel corso degli anni e nei vari paesi, mantiene il suo valore educativo, come elemento di appartenenza ad una comunità e di attenuazione delle differenze sociali e come mezzo pratico per stimolare, tramite l'uso di distintivi, il progresso personale di ciascun ragazzo. Profondamente religioso, Baden-Powell ritiene il sacro non un'interruzione del ritmo normale dell'esistenza, ma la dimensione normale all'interno della quale essa deve essere pensata. Lo scoutismo di Baden-Powell rimane aperto a tutte le confessioni religiose. Il vero motivo del successo e della diffusione del metodo scout sembra essere la sua profonda rispondenza ai gusti ed alle esigenze dei ragazzi.


Lo scautismo in Italia nasce nella primavera del 1910 dall'entusiasmo di un baronetto inglese, Sir Francis Vane (1861 - 1934), sposato con un'italiana e fuoriuscito dall'associazione inglese. Assieme al maestro elementare Remo Molinari fonda a Bagni di Lucca i Boy scout per la pace, in seguito diventati Rei (Ragazzi esploratori italiani). Presto però Vane abbandona l'Italia. L'idea scout viene ripresa nel 1912 a Milano da un insegnante, Ugo Perucci, che fonda l'Associazione dei ragazzi pionieri italiani (Arpi) che avrà vita a sé stante fino al 1927. Al movimento si interessò in particolare il dottor Carlo Colombo, medico chirurgo, nato ad Oleggio (NO) nel 1869, seguace e collaboratore del dottor Angelo Mosso, il quale vide l'importanza dell'educazione fisica per la salute e la fece introdurre come materia d'insegnamento nelle scuole. Colombo seguì con attenzione il lavoro di Baden-Powell e fece in modo di organizzare con lui un incontro di persona. Nell'ottobre del 1912, con un gruppo di giovani della Società Sportiva Lazio, sperimentò quindi un campo all'aperto nei prati della Farnesina. Dalla riuscita di questo esperimento, nacque l'anno successivo, il 30 giugno 1913, il "Corpo nazionale giovani esploratori italiani" (Boy scouts d'Italia) con a capo proprio Carlo Colombo. Il simbolo diventa il giglio al di sotto del quale è posto un cartiglio con il motto "Sii preparato!". Nel 1916 nasce la classe speciale degli Esploratori nautici con le sottoclassi degli esploratori marini, fluviali e lacuali. L'associazione si sviluppò in tutto il territorio nazionale, soprattutto nel periodo bellico, in quanto il movimento si propose come braccio operativo per la mobilitazione della gioventù. Tanto che nel 1916 il Ministero della guerra diramò una circolare a tutti i Comandi d'armata (a seguito della disponibilità manifestata dal Cngei), rendendo nota la possibilità di utilizzare gli scout per tutti quei servizi accessori di sorveglianza o complementari durante i 3 mesi delle vacanze estive (da agosto ad ottobre). Tale fu l'importanza dell'azione dei giovani del Cngei che nel 1916, il Capo dello Stato, eresse il movimento a Ente morale, mentre il duca degli Abruzzi ne divenne Presidente generale. Ma gli scout si resero utili anche in altre emergenze di carattere nazionale, come nel 1915 il terremoto che colpì la Marsica. Finita la guerra, Vittorio Fiorini, prima (1919-1921), e Roberto Villetti poi (1922-1925), operarono come Capi scout una riforma all'interno del movimento che portò anche ad un miglioramento dei rapporti con l'Asci (Associazione scautistica cattolica italiana). Negli anni successivi il Cngei venne favorito anche dalle istituzioni, venendo citato anche nella Riforma Gentile della scuola del 1923. Nel 1914, nel frattempo, si erano costituite le sezioni femminili che danno vita all'Ungei, "Unione nazionale giovinette esploratrici italiane" con simbolo il trifoglio. Il giglio sovrapposto al trifoglio diventa il simbolo unito delle due associazioni, maschile e femminile. Nel 1918, il nuovo Capo scout, Vittorio Fiorini (Colombo si era dimesso per prendere servizio nell'esercito) invita tutti gli scout che possono farlo, a coprire quei pubblici servizi lasciati vacanti dagli uomini al fronte. Sempre Fiorini propone di istituire la classe dei Seniores per mantenere nel movimento quegli scout che ne avevano completato il percorso educativo giunti ai 19 anni ma la cui adesione era ancora totale come la voglia di rendersi ancora utili nelle proprie sezioni. La classe diventa operativa dal 1919. In questa fase di crescita del movimento si inserisce la promulgazione della legge n. 2247 del 3 aprile 1926 che istituisce l'Opera nazionale Balilla (Onb), seguita da due decreti legge n. 5 e n. 6 del 9 gennaio 1927 sulle associazioni giovanili. Con questa legislazione il governo di Mussolini rese illegale qualunque tipo di associazione giovanile che non fosse l'Onb. Villetti si vide costretto a dare le dimissioni da Capo scout il 16 gennaio 1927. Mentre il 14 marzo dello stesso anno, una circolare a tutti i Prefetti del paese previde l'obbligatorietà che il Cngei cedesse tutto il proprio patrimonio all'Onb. Alla fine, il Presidente del Cngei, il Ministro Pietro Lanza di Scalea, dispose lo scioglimento di tutte le sezioni dal 31 marzo 1927 e fece consegnare al Prefetto di ogni città il patrimonio della Sezione locale. Nonostante lo scioglimento ufficiale, vari gruppi di giovani proseguirono comunque le attività scout in modo spontaneo. Questo periodo viene solitamente definito "giungla silente". Secondo Mario Sica, lo scautismo clandestino, rientra a pieno titolo nella storia della Resistenza. Nell'agosto del 1927, Luigi Pirotta fonda il Lupercale che arriva a Vicenza, attraverso Aldo Marzot e Domenico Vettori. Pirotta nel comunicare lo Statuto della neonata struttura dei "Rover d'Italia", usa come simbolo l'immagine stilizzata di un fuoco che richiama molto da vicino il giglio scout. Nel primo articolo della carta costitutiva si specifica che il Lupercale "s'intitola al nome della leggendaria culla e del più antico culto della fulgida civiltà romana. Esso prende per proprio emblema il fuoco, e per motto Alere Flammam; stabilisce come propria augurale festa il Natale di Roma (21 aprile). I nuclei distaccati si dicono pagus; i propri associati effettivi, sodales. Ovvero cittadini italiani che hanno raggiunto l'età maggiore, i quali si propongono di praticare in libera fraternità i principi d'amore e di dovere verso Dio, la patria e il Prossimo nostro; e promettono di seguire per intima coscienza le regole di una buona vita spirituale, morale e fisica". Tutti i gruppi Cngei cessarono qualunque loro azione nel 1940. A seguito della Liberazione, le Sezioni cominciarono però a ricostituirsi rapidamente e il Cngei prese nuovamente vita alla luce del sole. Il Commissario internazionale aggiunto dell'associazione scautistica inglese, reverendo V. K. C. Logan, venne incaricato della supervisione dello scautismo nel bacino mediterraneo e nel Medio oriente, inoltre assieme al maggiore Gordon, al capitano Vernon Gifford (ex dirigenti scout) furono tutti nominati da Wilson (strettissimo collaboratore di Baden-Powell) rappresentanti scout per l'Italia. La loro azione si rivelò fondamentale per la ripresa del movimento in Italia. La loro attenzione si rivolse in particolar modo al Cngei ritenuto meno favorito rispetto alla cattolica Asci che poteva contare, alle spalle, dell'appoggio della Chiesa (Sica, p. 215). La costituzione in Ente morale non era mai decaduta, a questo si rifece il Cngei per riottenere i propri beni trasferiti alla Gil (Gioventù italiana del Littorio) per legge. Il 21 novembre 1944 nasce la Fei, Federazione esploratori italiani, che unisce Cngei e Asci. Il Capo scout Luigi Pirotta emette un nuovo regolamento nel 1949. La Branca Rover ancora non ha una sua connotazione ben delineata, ma a questo fine si impegna l'azione del Commissario nazionale della branca, il vicentino Aldo Marzot, che ricopre la carica dal 1952 al 1956. Anche la scuola capi di Opicina (TS) riceve il riconoscimento internazionale nel 1954 rendendo quindi possibile fare i corsi e ottenere i brevetti in territorio nazionale. Dal 1963 il Cngei sperimenta i branchi misti. La coeducazione è una scelta pedagogica per lo scautismo. Agli inizi degli anni '70 la base del Cngei entra in fermento e viene stilato un nuovo Statuto che decreta l'elezione diretta dei dirigenti. L'assemblea che si tenne a Roma il 14 dicembre 1973 per fare ciò, venne disconosciuta dalla Sede centrale, venne convocata quindi una nuova assemblea per il 24 marzo 1974 che elesse come Presidente l'avvocato milanese Paride Accetti. Seguirono defezioni e alcune sezioni iniziarono una vita parallela a quella dell'associazione. Di tale situazione venne accusato il Capo scout, Raffaele Anzisi, che venne espulso dal corpo. L'11 dicembre 1974 venne firmato un apposito accordo che metteva fine alla scissione. Nel 1976 venne preparato un nuovo statuto, approvato il 26 maggio con apposito decreto n. 613 da parte del Presidente della Repubblica. Da questo momento in poi Cngei e Ungei si fondono dando vita al Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani.

Corpo nazionale dei giovani esploratori ed esploratrici italiani. Sezione di Vicenza (CNGEI)

1915

Il 5 maggio 1915 a Quarto, D'Annunzio tiene un'orazione per l'inaugurazione del monumento dei Mille, è presente Luigi Cavalli, classe 1839, avvocato vicentino, Senatore del Regno e reduce della spedizione garibaldina. A pochi giorni dall'entrata in guerra dell'Italia, D'Annunzio sprona: "E lo spirito di sacrificio, che è il suo spirito stesso, che è lo spirito di colui il quale tutto diede e nulla ebbe, domani griderà sul tumulto del sacro incendio: «Tutto ciò che siete, tutto ciò che avete, e voi datelo alla fiammeggiante Italia!»". Al suo ritorno, Cavalli inizia le procedure burocratiche per la creazione di una Sezione nella città. Si ottengono, come sede, due stanze nella sede dei Vigili del fuoco in via Soccorso Soccorsetto. E' datata 19 luglio 1915 la lettera inviata al Cngei nazionale per chiedere la formazione della nuova Sezione (i firmatari sono: Meneghello Giovanni, Meneghello Antonio, Cavalli Luigi, Meneghello Francesco, Mistrorigo Luigi, Fongaro Enrico, Ziggiotti Fausto). Il 30 luglio 1915 Carlo Colombo scrive a Cavalli fornendo indicazioni su come procedere per istituire una Sezione (la lettera viene pubblicata ne «La Provincia», periodico locale). Il 4 agosto 1915 è il giorno ufficiale della fondazione della Sezione vicentina. Il segretario dell'evento è l'esploratore Domenico Vettori, gli iscritti sono circa una settantina, dopo dieci anni saranno 750. La Sezione di Vicenza rimane lungo tutta la sua storia una delle sedi più attive e vivaci del panorama italiano. All'inizio, le prime riunioni, avvengono nella Caserma dei Vigili del fuoco [ricordo di Manlio Riva, fasc. 56/1]. Presto cambia la sede e si passa alle Scuole tecniche in via S. Marcello. Scuole di cui è Direttore Tito Buy (altro ex garibaldino). Il 20 novembre 1915 si svolge la prima cerimonia per la Promessa degli scout in Piazza dei Signori. Fin da subito furono attivi gli esami di specialità se Manlio Riva ricorda che per avere quella di "ciclista" dovettero fare Vicenza-Verona e ritorno nel corso di una giornata di pioggia e neve [ricordo di Manlio Riva, fasc. 56/1]. Nel corso del 1916 si cambiano varie sedi: Collegio Baggio a San Bortolo, Palazzo Querini di Via S. Marco, via Zanella. Nel 1916 diventa "nuovo istruttore aggiunto", Dario Dall'Osso, che ha contribuito alla fondazione della Sezione di Ravenna, è stato compagno di studi in collegio di Pietro Nenni e Benito Mussolini e ora presta servizio all'ufficio postale della città. Nel dicembre 1916 la Sezione si trova in crisi con solo 17 iscritti, ma pochi mesi dopo, nell'aprile del 1917 sono già saliti a 40. Durante la prima guerra mondiale la Sezione merita la "Medaglia d'oro al merito" per "la patriottica costante opera prestata nei servizi civili e militari (retrovie) in zone di guerra". Trasportarono infatti un ospedale di guerra da Schio all'Istituto Fusinieri in città, distribuivano i giornali messi a disposizione dai cittadini per chi era ricoverato in ospedale, furono in servizio con varie mansioni presso il X Lancieri, la Croce Verde e la Croce Rossa [Manlio Riva fasc 56/1]. Gli scout segnalavano inoltre l'arrivo degli attacchi aerei in città e non solo. Nel 1917 il vicentino Leone Fox ricevette la Croce d'argento al valore e anche la medaglia d'argento al valore civile per aver salvato un bimbo dalle acque del fiume Bacchiglione. Il 29 giugno 1920, un gruppo di scout della Sezione vicentina scala una guglia mai raggiunta del Gruppo dell'Obante, la quale viene battezzata "Guglia Gei". Altra impresa segue nell'ottobre 1921 nello stesso gruppo per la guglia battezzata "Guglia Mario Cesareo". Sempre nel 1920 la Sezione partecipa al raduno nazionale di Andalo. Dal 1 al 13 agosto del 1922 un gruppo di scout vicentini, tra i quali Valentino Ceccon, parte con la baleniera Dario e raggiunge Trieste lungo il corso dei fiumi per poi tornare a Vicenza. La Sezione non era nuova a queste imprese: per consegnare la bandiera alla neonata sezione di Pola, la Marina aveva messo a disposizione della Sezione il caccia torpediniere "Dezza" per raggiungere Pola via mare. Mare che non permise un viaggio agevole, rendendo un'avventura non da poco la traversata. Tra i partecipanti Manlio Riva [fasc. 56/1]. Nel 1924 una delegazione vicentina presenzia al Jamboree di Copenhagen. A Vicenza si stampa, dal 1924 al 1926, anche la rivista nazionale «Giovinezza d'Italia». Dal 1927 la sede invece torna a Roma. Negli anni '20 viene concessa come sede l'area relativa al chiostro di San Biagio con attiguo imbarcadero. Nel Verbale della Commissione amministrativa dell'11 giugno 1926, il Presidente comunica di aver ricevuto dal Segretario provinciale del Fascio un invito a fondere gli Esploratori con le Associazioni nazionali fasciste. Il Presidente si dimette ma la Commissione assume anche le sue funzioni e rimane attiva fino al giugno 1927. Walter Stefani ricorda che venne fondata l'Uve (Unione vicentina escursionisti) dove confluivano gli scout più attivi che mantenevano come segno distintivo il cinturone con la fibbia Gei. In seguito, a tenere i rapporti con il Capo scout nazionale Luigi Pirotta dopo lo scioglimento dell'associazione, sono Domenico Vettori e Aldo Marzot attraverso la rete del Lupercale. Questi incontri clandestini furono agevolati dalla complicità di alcune figure come il Segretario provinciale del Dopolavoro che concesse l'uso della sala del Dopolavoro per una di esse a suo rischio e pericolo [ricordi di Manlio Riva fasc. 56/1]. Un'altra azione compiuta in quel periodo fu un ritrovo in montagna per ripristinare le targhe alle guglie Gei, distrutte da vandali ignoti [ricordi di Manlio Riva fasc. 56/1]. Con la Liberazione della città si può tornare alla vita normale e il 14 maggio 1945 «Il Giornale di Vicenza» ospita un appello del Cngei per la ricostituzione dei reparti "Seniores". E già il 27 maggio, nella recuperata sede di San Biagio, si possono riunire i componenti dei Reparti "San Giorgio", "Baden-Powell", "Monte Berico", due reparti lupetti e gli esploratori fluviali dell' "Antonio Pigafetta". Il 10 giugno già nasce un nuovo Reparto grazie all'aumento delle adesioni: il "Monte Ortigara". Il primo convegno dei Seniores vicentini si tenne il 24 giugno 1945. Si rimette in moto anche la stampa interna. La Sezione stampa nel corso dell'anno: quattro numeri di «Fiume e bosco», uno di «Bivacco», due del «Notiziario del Clan dei Lupi di Akela» (curati dai Seniores) e il numero unico di «Sveglia al campo» (che viene realizzato durante un soggiorno a Cesuna). Il 22 settembre 1945 si riunisce per la prima volta il Comitato patrocinatore del Cngei: Presidente ne è il Prefetto, e vice Presidenti il Sindaco di Vicenza, il Provveditore agli studi e il conte ing. Leonardo Pagello. Il 5 novembre in città si svolge un convegno dei Capi "delle Venezie" presieduto da Dario dall'Osso in veste di Commissario regionale. Il 23 dicembre 1945 viene ufficialmente inaugurata la riconquistata sede di san Biagio. Le bandiere originali riemergono dopo essere state nascoste per anni. Alla richiesta di consegna per la distruzione effettuata dalle autorità, erano infatti state approntate e consegnate delle copie. Rientrare in possesso del proprio patrimonio non sarà cosa facile per il Cngei, e l'archivio testimonia questo continuo rimando di inventari tra le autorità e la Sezione durato una decina d'anni prima di giungere ad una conclusione. Nel 1947 la sezione accoglie il colonnello Wilson, "Leopardo", stretto collaboratore di Baden-Powell in visita in Italia dal 17 al 27 maggio. Antonio Gallo, durante le settimane dello scautismo tenutesi a Vicenza, istituisce nella sera del sabato, una fiaccolata che procede dalla sede scout di S. Biagio fino alla lapide in Piazza dei Signori, sulla torre Bissara, che ricorda i caduti della guerra. La Sezione partecipa attivamente con un proprio contingente a tutti i Jamboree del dopoguerra: 1947 a Moison, 1951 a Bad Ischl in Austria, nel 1957 a Sutton Park in Inghilterra, a Niagara on the Lake in Canada nel 1965. Dal 1950 gli Scout si impegnano nella sicurezza e organizzazione della Fiera internazionale di Vicenza presso i Giardini Salvi. Nel 1951 le massicce inondazioni che culminarono con quella del Polesine, non risparmiarono Vicenza e tanto meno la sede di San Biagio ma gli scout seppero renderla agibile nuovamente in breve tempo e essere così in grado di ospitare un gruppo di profughi del rodigino [ricordo dattiloscritto fasc. 28/3]. Dal 1952 al 1958, Vicenza è sede della redazione della rivista «Chil». La Sezione vicentina fu sempre in contatto con gli scout interni alla comunità americana insediata a Vicenza per la base Setaf. Nel 1958 i componenti della Compagnia rover "Folgore" decidono di emulare le gesta del 1922 (raid Vicenza-Trieste) e con un vecchio canotto dei Vigili del fuoco denominato "Folgore" spinto a pagaie, dal 2 al 9 agosto, discendono il fiume Bacchiglione sino a Fusina entrando poi a Venezia. I membri di questa impresa sono: il capo compagnia Gregorio Rigon e il suo Vice Armando Caldano, i rover Floriano Lotto, Giuseppe Munarini, Franco Organo, Enrico Rossi (Lupo Errante, futuro Presidente della Sezione) e Giampietro Zorzin. Nel marzo 1963 si inaugura la nuova sede di Piarda Fanton. Nel 1966 la città di Vicenza, non unica in Italia, viene colpita da una alluvione di enormi dimensioni. Gli scout si dimostrano sempre pronti a fornire aiuto e si impegnano in vari servizi e presso il Comitato per gli alluvionati. Alla Sezione vicentina spetta anche il primato del primo reparto misto a livello nazionale, il Castore e Polluce. L'iniziativa e la gestione fu ad opera di Antonio Stefani. Strano e spiacevole episodio che costringe la Sezione ad effettuare una campagna di raccolta fondi, il furto che, nella notte tra il 22 e il 23 luglio 1974, viene perpetrato nella sede, sottraendovi 27 tende. Nel 1976, dopo il terribile terremoto in Friuli, la Sezione organizza dei gruppi di aiuto alle popolazioni colpite. Dal 1990 la vita della Sezione si ripartisce nei Gruppi che agiscono autonomamente nell'attività scautistica formativa dei giovani pur restando a carattere centrale i dirigenti, il Comitato di Sezione e il Clan Senior. Dal 1993 (anno della sua istituzione) al 1998, Enrico Rossi ricopre la figura del Commissario regionale Veneto. Il 1995 è l'anno di festeggiamento degli ottant'anni della Sezione. Nel 1997 la Sezione vive un momento di crisi e produce un documento consegnato a tutti i soci dove si comprende bene quale sia il passato ma anche le problematiche del nuovo periodo: "Relazione dell'incontro in sede tra i soci adulti tenutosi in data 18 aprile 1997 avente per tema «Passato presente e futuro dei Gei a Vicenza»". Il 2003 vede la nascita di una nuova Sezione, quella di Bassano del Grappa (seppur ne esisteva già una agli albori del Cngei nel 1916. Nel 2005 viene accolta la richiesta della Sezione di essere iscritta al Registro regionale delle Associazioni di promozione sociale. Sempre nel 2005, in occasione del novantesimo anniversario di fondazione, l'archivio storico della Sezione viene depositato presso la Biblioteca civica Bertoliana. All'inizio del 2009 la Sezione è divisa in 5 gruppi: Vicenza, Montecchio/Alte Ceccato, Arcugnano, Costabissara, Lonigo. Nel 2015 la Sezione ha festeggiato i suoi 100 anni di vita con una mostra fotografica presso la Libreria Galla, un attendamento in Campo Marzo in agosto e altre attività. 

Corpo nazionale dei giovani esploratori ed esploratrici italiani. Clan Senior (CNGEI)

1945

Nel 1945 nasce il Gran Clan nazionale dei Seniores scout italiani per unire a livello centrale tutti i Clan delle varie sezioni, coordinati da un Commissario centrale. A ratificarne regolamento e caratteristiche inizia un Precongresso nazionale tenutosi a Milano il 18/19 marzo 1951, seguito dal 1° Congresso di Firenze del 2/3 giugno. Dal 1954 la dicitura rimane Clan nazionale Seniores. Nel 1955 su iniziativa del Clan vicentino fu indetto il 1° Incontro di primavera per il 23/25 aprile proprio in città. Da quel momento in poi gli incontri divennero periodici non solo in primavera ma anche in autunno. In occasione del IV incontro di primavera, tenutosi a Trieste dal 31 maggio al 2 giugno 1958, venne convocato negli stessi giorni e nello stesso luogo il Convegno internazionale degli Scout adulti. Nel 1957 il Consiglio del Clan eletto era tutto composto da vicentini con a capo Lienido Cecchinato, la sede nazionale si trasferì quindi a Vicenza. La squadra venne rieletta per i tre congressi successivi restando così in carica fino al 1963. Nel 1958 il Vice Capo Clan nazionale è il vicentino Alberto Boschiero. Nel maggio, sempre del 1958, avviene l'assegnazione del titolo di Senior d'Italia: Alberto Boschiero, Lienido Cecchinato, Manlio Riva, Giuseppe Trevisan. Nel 1976 confluirono nel Cngei tutti i Clan (che avevano organizzazione finanziaria e amministrativa separata) dando origine alla "Quarta Branca". Dopo dieci anni, nel 1986, la dicitura diviene "Branca Senior". Dal 1992 esistono invece i Senior per togliere ogni possibile confusione sul percorso educativo pertinente alle branche giovanili. Nel 2001 il Cngei ha approvato il "Percorso Senior" dell'adulto nell'associazione e nel 2003, al motto storico, "Alere Flammam", si è aggiunto quello di "Servire sorridendo".
Da un documento trovato nel fascicolo 27/2 la denominazione cambia in questo modo: 1945: Klan dei Lupi di Akela (in omaggio alla memoria del Capo Scout Roberto Villetti) 1949: Klan dei Seniores 1950: V° Clan dei Seniores 1955: Clan Seniores Gei 1977: 4° Branca Seniores Gei 1992: Senior.
Sedi del Clan vicentino [fasc. 27/2]: 1945 dicembre: S. Biagio 1947 dicembre: Via S. Marcello 12 presso il Circolo dipendenti comunali 1951 settembre: Stradella San Marcello 9 1953 luglio: scantinato in Piazza Biade, 11 1956 aprile: Via Pasini, 12 1961 settembre: Contrà del Pozzetto, 10 1983 novembre: San Biagio 2010: Contrà Cornoleo.

Archivio storico della Sezione Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani - Cngei (Vicenza)

1915 - 2014 unità archivistiche 1022