Epistolario Francesco Gualdo
Mancano notizie certe in merito all'acquisizione dell'epistolario da parte della Bertoliana. Si può solo supporre che, originariamente, esso facesse parte del fondo archivistico Gualdo Cerchiari, anch'esso depositato presso la Bertoliana, comprendente le carte prodotte e conservate da Francesco Gualdo e dal figlio Nicolò: l'ipotesi è che, solo in un secondo momento, lo stesso epistolario fosse stato separato dal resto della documentazione in attesa di essere collocato nella specifica sezione della biblioteca. Composto da 1019 unità archivistiche, l'epistolario abbraccia un arco cronologico che va dal 1538 al 1880. Le lettere sono perlopiù indirizzate a Francesco e Nicolò Gualdo anche se sono presenti varie loro minute. Tra i mittenti segnaliamo la presenza di Bartolomeo Bongiovanni, Antonio Canova, Andrea Maffei, Antonio Magrini, Giuseppe Marzari Pencati, Pompeo Molmenti, Pietro Mugna, G.B. Quadri, Pietro Selvatico, Niccolò Tommaseo. Si evidenzia la presenza di un fascicolo di lettere originariamente denominato"Carteggio epistolare tra il conte di Comazzo Galeazzo Gualdo Priorato celebre istoriografo dell'imperatore Leopoldo I e il conte Vitaliano Borromeo Generale d'artiglieria degli eserciti di S.M. Ca" (1666-1675), composto da 15 lettere e una lettera di Girolamo Gualdo a Giangiorgio Trissino (1538). L'epistolario è stato trovato per la maggior parte già ordinato alfabeticamente per mittenti. Il lavoro d'inventariazione è stato svolto in due fasi differenti.