Epistolario Luigi Sale
L'epistolario è composto da 63 unità archivistiche, che raccolgono 637 documenti (di cui 619 lettere), consistenti in carte indirizzate al marchese vicentino Luigi Sale, le quali abbracciano un arco cronologico che si sviluppa dal 26 giugno 1740 al 19 agosto 1766. Esse, relative per la maggior parte al commercio di libri, sono state inviate da illustri letterati e bibliografi italiani, come, Guglielmo Camposanpiero, Giovanni Lami e Baldassarre Oltrocchi, ma non solo. Sono infatti presenti numerose figure religiose, come il vescovo di Verona Giovanni Bragalino, e quello di Jesi Antonio Fonseca. Da segnalare anche lo scambio di lettere avvenute tra Luigi Sale e Andrea Bina, l'inventore del sismografo a pendolo. All'interno di questo epistolario è presente anche una raccolta di lettere sotto forma di volume tra Giuseppe Pasini e Antonio Repeta, appartenute a Leonardo Trissino. L'Epistolario Sale è arrivato in Biblioteca Bertoliana il 18 giugno 1866, contestualmente ad una parte della cospicua raccolta di manoscritti di Leonardo e Alessandro Trissino, grazie alla donazione del nipote Antonio Porto. L'Epistolario risulta essere stato collocato originariamente nella camera G della prima sede della Biblioteca Bertoliana al palazzo del Monte di Pietà. Su alcune camicie, infatti, sono riportate a matita le antiche segnature apportate da Andrea Capparozzo (G. 1.1.1-5, G. 2.1.1-6, G. 2.2.1-5, G. 2.2.7). Le camicie che contengono le missive sono tutte originali e ordinate alfabeticamente per mittente. Le annotazioni riportate da Capparozzo non sempre corrispondono esattamente al contenutodel fascicolo. Le lettere, quando possibile, sono disposte in ordine cronologico e contrassegnate nell'angolo inferiore destro da nuova numerazione.
637 documenti di cui 619 lettere.