Epistolario Francesco Sangiovanni
L'epistolario è composto da un volume cartaceo (u.a. 1) che raccoglie, in prevalenza, lettere di stima e di carattere professionale inviate dall'architetto Francesco Milizia al conte vicentino Francesco Sangiovanni, entro un arco cronologico che si sviluppa tra il 20 luglio 1771 e il 5 agosto 1807. La consultazione dell'Archivio Storico della Biblioteca civica Bertoliana (Serie "Doni e Legati", b. 35, fasc. 22) suggerisce che il carteggio sia entrato a far parte delle collezioni della Biblioteca civica Bertoliana nel 1806, alla morte di Francesco Sangiovanni. Secondo Giovanni Da Schio «La vedova regalò, arbitrariamente operando, le lettere che il Milizia scritte aveva a parte [?], alla Biblioteca Vicentina, e parte le fece porre alle stampe, ossia F[rancesco] Testa, dal Renouard a Parigi» ("Persone memorabili in Vicenza", ms. 3396, c. 279r). Confluita in Bertoliana, la documentazione venne collocata nella camera G dell'antica sede presso il Palazzo Monte di Pietà, prima del trasferimento nell'ex convento di San Giacomo dei Padri Somaschi nei primi anni del Novecento, come si attesta dall'antica segnatura "G. 4. 1. 5", apposta in inchiostro bruno dal bibliotecario Andrea Capparozzo sull'angolo superiore sinistro della controguardia anteriore e presente nello strumento di corredo "Carteggio collocato nella Camera G" (A. Capparozzo, Vicenza, BcB, s.d., p. 80). Ulteriori donazioni del conte Sangiovanni alla civica biblioteca sono riportate in "A. N. 28. Catalogo della Libreria Sangiovanni" (BcB, Archivio Storico della Biblioteca civica Bertoliana, "Doni e Legati 1", b. 35, u.a. 22). Di mano del Capparozzo è anche la notazione sottostante all'intitolazione originale di Sangiovanni sulla prima carta di guardia (c. Ir), relativa alla consistenza dell'unità archivistica. Si segnala che la notizia relativa al carteggio presente in "Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia" (G. Mazzatinti, Forlì, Casa Editrice Luigi Bordandini, 1892, vol. 2, pp. 69 e 70), suggerisce che, in origine, rientrassero nella documentazione le trascrizioni effettuate da Francesco Testa di due lettere inviate da Francesco Milizia al canonico Gio[vanni] Battista Clementi e al cavaliere Zulian. Con il presente inventario si è provveduto ad introdurre un conteggio a lapis sull'angolo inferiore destro delle cc. 1r dei documenti, che, generalmente, rispettano la successione cronologica, e una numerazione romana per le carte di guardia anteriori (cc. I-VII) e posteriori (cc. VIII-XIV), bianche.