Archivi di famiglia

Archivio della famiglia Sesso Ferramosca

Non si hanno notizie delle modalità attraverso cui l'archivio prodotto dalla famiglia Sesso Ferramosca, contenente un nucleo documentario prodotto dalla famiglia Branzo Loschi, sia pervenuto alla Biblioteca Bertoliana. Il fondo, prima del progetto di censimento inventariale, era noto solo come Archivio Sesso. Lo studio e l'inventariazione del complesso archivistico prodotto dalla famiglia Ferramosca ha però evidenziato che una parte di questa documentazione corrispondeva alle carte possedute da Leonardo di Nicolò Ferramosca al momento della sua morte, avvenuta nel 1805, e la cui titolarità  passò al conte Francesco Sesso nominato erede universale. Lo stesso Giovanni Da Schio, nell'elaborare le genealogie della famiglia Ferramosca, afferma di aver utilizzato il Catastico dell'archivio di Leonardo Ferramosca realizzato da Voltolin, "veduto probabilmente da me in casa Sessi Ferramosca" (cfr. Da Schio, Appendice, p. 1040). Sulla base di queste informazioni, la sezione dell'archivio Ferramosca è stata ricondotta all'archivio Sesso: il fondo prende pertanto oggi la denominazione di Archivio Sesso Ferramosca. Il materiale prodotto dalla famiglia Sesso risultava solo in parte organizzato in volumi e buste, molte delle quali ancora legate con lo spago usato, probabilmente proprio in occasione del trasferimento, per evitare dispersioni. La gran parte delle carte e dei registri era invece confezionata in pacchi, sui quali erano state apposte, dalla Biblioteca, in epoca non precisabile, delle piccole etichette con numerazione progressiva. Con l'archivio sono pervenuti alcuni catastici, relativi ad una organizzazione precedente l'attuale, che pertanto risultano solo parzialmente utili al reperimento della documentazione. Si segnalano inoltre carte relative a località emiliane in cui un ramo della famiglia deteneva alcuni feudi, poi pervenuti in eredità alla casata vicentina. E' ragionevole ritenere che l'archivio pervenuto in possesso al conte Francesco Sesso a fondamento della titolarità di tutti i beni e relativi diritti attivi e passivi trasmessi per via testamentaria dal conte Leonardo sia poi stato frammentato tra gli eredi. Francesco Sesso infatti, con testamento 21 settembre 1824 e successivi codicilli, istituiva eredi universali il fratello Scipione e le sorelle Lucrezia, Ghellina e Margherita. Morti Scipione e Lucrezia, i beni si concentrarono nelle mani di Ghellina e di Margherita. Ghellina  e Margherita, sciolto il vincolo di reciproca sostituzione imposta da Francesco Sesso a favore dell'ultimo erede sopravvissuto, procedettero alla divisione della sostanza del fratello. In una memoria rinvenuta tra le carte del Dipartimento del Bacchiglione, vi è un sintetico riferimento all'archivio: "all'atto della divisione sarà pure diviso l'archivio, assegnando ai condividenti quelle carte che possono essere relative alle proprietà consegnate. Quelle che non saranno così assegnate ad alcuno, verranno raccolte e custodite, come e dove sarà in seguito indicato". Alla luce di questa notizia e allo stato delle ricerche,  si può ipotizzare che l'archivio Sesso Ferramosca presente in Bertoliana corrisponda alla parte di carte destinata a Ghellina Sesso. La presenza di una serie di Processi della famiglia Branzo Loschi è collegabile al matrimonio, nel 1783, proprio tra Ghellina Sesso e Ottavio Branzo Loschi. Nessuno dei due coniugi risulta essere stato l'ultimo erede della rispettiva casata, per cui non è chiaro il motivo della presenza di questa serie di processi all'interno dell'archivio Sesso. Troppo esigua è d'altro canto la documentazione relativa alla famiglia Branzo Loschi, costituita esclusivamente da processi e dal relativo catastico, per pensare che tutto l'archivio della famiglia sia pervenuto ai Sesso. Relativamente alle carte descritte in questa sede, emerge chiaramente che entrambe le famiglie, dopo il 1783, continuarono a produrre e accumulare la rispettiva documentazione, in un percorso, per così dire, parallelo. La presenza di carte Branzo Loschi e Ferramosca all'interno del fondo "Folco Leonardi Priuli" conservato in Biblioteca Bertoliana può infine essere spiegata anch'essa dalle complicate vicende matrimoniale che legarono le tre famiglie: le carte di amministrazione delle proprietà di Costoza passarono da Ghellina Sesso, sorella di Francesco e moglie di Ottavio Branzo Loschi, a quelle del figlio Orazio, e a propria volta a quelle della figlia Gabriella, moglie di Matteo Folco Leopardi. 

135 mazzi, 98 buste, 52 volumi, 50 pacchi, 42 registri, 4 quaderni, 1 filza.

Archivio della famiglia Sesso Ferramosca

1020 - ca. 1884 unità archivistiche 382