Archivi di famiglia

Archivio della famiglia Gualdo

L'archivio è stato trasferito in Biblioteca Bertoliana nel 2001, dal Museo Naturalistico di Vicenza dov'era conservato in idonee buste di condizionamento, ma senza strumenti di corredo. Da un'analisi complessiva del materiale si può supporre che la documentazione fosse stata raccolta, nell'ultima fase, da Aicardo Gualdo (n. 1846), già donatore alla Bertoliana nel 1884 di una collezione di documenti relativi a fatti risorgimentali o patriottici dell'epoca del 1848 (cfr. Archivio Storico della Biblioteca Bertoliana, Serie: Doni e legati, u.a. 51).

I documenti sono arrivati in completo disordine, mantenendo la sola aggregazione di fascicoli quando condizionati o aggregati tramite nastro verde, ma disperdendo ogni legame tra essi. Il riordino ha previsto una ricostruzione logica, con aggregazione dei materiali per pertinenza a materie o a tipologie documentarie specifiche. Ogni fasicolo è stato inventariato analiticamente.

Il fondo raccoglie prevalentemente documenti di materia giuridica, anche molto datati: pergamene di istromenti dal XII secolo (5 buste), mazzi e fascicoli di processi (26 buste), raccolte di atti e regolamenti (2 buste), documentazione sul fisco e la gestione delle imposte e dei dazi (2 buste). Ulteriori 5 buste raccolgono documentazione relativa alla gestione del territorio, dei corsi d'acqua e dei consorzi e una busta raccoglie documenti di numismatica, probabilmente riconducibili allo studioso Vincenzo Padovan.

La serie più significativa e consistente dell'archivio, costuita da 394 fascicoli (uu.aa. 158-561), raccolti in 27 buste, è la "Collezione di leggi venete". La serie è composta da una raccolta di atti, ordini, parti, terminazioni, proclami a stampa o trascrizioni manoscritte delle stesse, datati dal XV fino, in alcuni casi, al XIX secolo. I documenti rappresentano la legislazione prodotta nel territorio veneto (principalmente vicentino ma anche limitrofi) su alcuni specifici argomenti e materie; gli atti si trovavano aggregati secondo una logica tematica che è stata rispettata, ricostruendone l'ordine alfabetico. Si può supporre dai documenti che la serie abbia origine dalla raccolta utilizzata a fini di studio da Bartolomeo Munari, ampliata poi, per fini collezionistici o di consultazione professionale, da alcuni membri della famiglia Gualdo, forse lo stesso Aicardo Gualdo.

Altrettanto notevole, seppur limitata a 11 fascicoli (uu.aa. 643-653) è la serie dedicata alla corrispondenza diretta o riguardante Galeazzo Gualdo Priorato (1606-1678) che, nelle vesti di ambasciatore, ricevette missive dai monarchi e personaggi illustri dell'epoca. Si conservano infatti lettere firmate dal Re Sole Luigi XIV, Colbert, Leopoldo I d'Asburgo, Cristina Alessandra di Svezia, Federico III re di Danimarca e Norvegia, Ferdinando II de Medici, Giovanni II Casimiro di Polonia, Carlo II e Maria Gonzaga, Francesco e Alfonso d'Este. La corrispondenza era stata oggetto di un riordino, presumibilmente nell'Ottocento, forse ad opera di Aicardo Gualdo o suo delegato oppure nella fase immediatamente successiva al momento della donazione dell'archivio ai Musei Civici di Vicenza.

Di grande pregio anche la pergamena datata 1532 con il privilegio concesso dall'imperatore Carlo V a Stefano Gualdo, al padre Francesco, ai suoi fratelli maschi Giuseppe, Galeazzo e Nicola, oltre che a tutti i suoi discendenti di legittimo matrimonio (u.a. 7).

Meno cospicua (6 u.a.) la documentazione prettamente familiare, riconducibile principalmente alla famiglia di Girolamo Gualdo (n. 1812) e del figlio Aicardo (n.1846), residenti a Cologna, ma anche di altri esponenti della famiglia del XVII e XVIII secolo. É costituita da qualche lettera, alberi genealogici, ricerche araldiche, dichiarazioni di titoli nobiliari e memorie varie, come la dichiarazione degli esami svolti da Aicardo Gualdo durante i suoi studi di giurisprudenza all'Università di Padova.

L'archivio Gualdo era conservato al Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza, privo di strumenti di corredo, ma condizionato in buste con etichetta. L'intervento di riordino ed inventariazione è stato avviato nel 2016, subito dopo il suo trasferimento in Bertoliana, da Laura Bellucco, che ha inventariato la serie "Pergamene" e "Processi" con sw Arianna. Il resto della documentazione è stata inventariata tra il 2018 e il 2020 da Erika Zanotto, prima e dopo il riversamento dell'inventario sul sw X-Dams. I documenti aggregati nei fascicoli sono stati condizionati e cartulati. Il materiale è conservato nelle buste originali con nuova etichetta.

Archivio della famiglia Gualdo

sec. XII - sec. XIX unità archivistiche 675