Archivi di famiglia

Archivio della famiglia Folco Leonardi Priuli

Il Fondo della famiglia Priuli comprende la documentazione prodotta dal ramo della nobile famiglia veneziana che discende da Giovanni Arsenio di Nicolò (1567-1603) e giunge fino a Marcantonio di Pietro (m. 1870), ultimo legittimo discendente maschile. Egli, con testamento datato 18 aprile 1864 (Mazzo n. 478), nomina suoi eredi universali i nipoti Francesco, Lodovico, Matteo e Lucchese Folco Leonardi, figli di sua sorella Matilde Priuli sposata con il nobile vicentino Lodovico Folco Leonardi. Alla morte di Marcantonio, avvenuta nel 1870, i suoi beni passano dunque nelle mani dei nipoti e, come avviene di norma in questi casi, il passaggio di proprietà dei beni porta con sé anche il passaggio di proprietà delle carte ad essi relative: le carte Priuli, fino a quel momento conservate a Venezia, vengono dunque trasferite a Vicenza ed accorpate all'archivio Folco Leonardi. Il fondo viene donato alla Biblioteca Bertoliana dagli ultimi discendenti Folco, che ne consentono la libera consultazione solo a partire dal 2004. Dal punto di vista estrinseco, il complesso documentario Priuli appare ordinato e ben strutturato. Su tutte le unità archivistiche (a parte alcune eccezioni in coda al fondo) è presente un numero di corda progressivo stampato su etichetta cartacea, al quale si affianca un numero di inventario, anch'esso progressivo, stampato su etichetta più piccola. I documenti sono divisi in serie, ciascuna delle quali presenta unità di condizionamento omogenee (volumi in cartoncino marrone e buste di cartone per le scritture relative ai beni in Monfalcone; scatole di legno per le "scritture diverse"; mazzi di fascicoli e carte sciolte legati con fettuccia per processi, ricevute e corrispondenza; legature identiche per le stesse tipologie di registri). Dorsi e talloncini "parlanti", sui quali si trovano intitolazioni o brevi descrizioni scritte sempre dalla stessa mano, permettono di identificare con assoluta chiarezza i singoli pezzi e la serie cui appartengono. Purtroppo non si sono conservati strumenti di corredo relativi a questa operazione di riordinamento del materiale, quindi non è dato sapere con precisione a quando risalga; è probabile che sia avvenuta nel XIX secolo, poco prima che la documentazione fosse trasferita da Venezia a Vicenza. L'archivio (496 u.a.) comprende diverse tipologie documentarie. Le serie più consistenti sono quelle formate dagli istrumenti, registri e scritture diverse relativi all'amministrazione dei numerosi beni che i Priuli possedevano in Monfalcone, Venezia e Meolo. Altrettanto numerosi sono i mazzi di "Processi", costituiti per lo più da incartamenti giudiziari, che comprendono anche documentazione relativa ad altre importanti famiglie veneziane (Contarini, Donà, Loredan Ruzzini, Erizzo, Querini etc.), pervenuta ai Priuli a seguito di matrimoni contratti con donne di queste casate. Ben conservata è anche la serie di ricevute, conti e polizze che conta una sessantina di filze, dal XVII al XIX secolo. Si segnala, inoltre, la presenza tra la carte Priuli dell'archivio aggregato "Pietro e Marcantonio Priuli", che riunisce le carte prodotte ed utilizzate da Pietro (1709-1780) e Marcantonio (1730-1780), padre e figlio, nello svolgimento di diversi incarichi pubblici per conto della Repubblica di Venezia. Su questo archivio si incardina il fondo Folco Leonardi, meno consistente (71 u.a.), lacunoso e disordinato. Il materiale, privo di una struttura interna e privo di strumenti di corredo che ne suggerissero un possibile riordino, è stato descritto raggruppandolo per tipologie documentarie omogenee.

386 mazzi, 62 filze, 55 registri, 51 volumi, 8 buste, 3 fascicoli, 2 quaderni.

Archivio della famiglia Folco Leonardi Priuli

ca. 1130 - 1895 unità archivistiche 567