Epistolario Carlo Annibale Pagani
L'epistolario di Carlo Annibale Pagani si compone di 7 unità archivistiche costituite complessivamente da 1.174 lettere rilegate in volumi, confluiti nelle collezioni della Biblioteca Bertoliana grazie alla donazione elargita nel 1892 da Giovanni Soster (1814-1893), noto erudito e cultore di storie patrie di Valdagno. Con la donazione giunsero alla Bertoliana ulteriori volumi manoscritti e a stampa relativi alla storia di Valdagno, della Vallata dell'Agno e delle fonti di Recoaro (dieci di questi testi sono frutto delle ricerche di Soster; gli altri si legano alle figure di Antonio Mastini, Francesco Rubini e Domenico Rasia), nonché la cospicua corrispondenza intessuta tra il medico di Valdagno Girolamo II Festari (1787-1861) e Carlo Annibale Pagani, costituita in origine da 14 volumi. Scelte postume alla donazione, e riconducibili ai bibliotecari Domenico Bortolan e Sebastiano Rumor, causarono lo smembramento della collezione creando, oltre al presente epistolario, anche quello di Girolamo II Festari (BcB, Fondo Epistolari, bb. E. 36-41), dove vennero collocati sette dei 14 volumi citati. Vi è dunque un forte legame tra il carteggio ivi presente, che raccoglie le lettere di Pagani indirizzate a Girolamo II, e le unità n. 8-14 dell'Epistolario Festari, costituito dalle corrispettive lettere di Festari al medesimo. Soster si occupò infatti, a partire dai primi anni sessanta dell'Ottocento, di individuare e reperire la corrispondenza «letteraria ed amichevole non mai interrotta pel corso di oltre trent'anni» tra Pagani e Girolamo II, in origine suddivisa in due diverse collezioni. Le lettere inviate da Festari a Pagani, depositate nella casa di Paolo Dalla Negra ad Arzignano, furono da lui recuperate soltanto dopo un lungo periodo di ricerche che seguirono la loro dispersione (si rimanda alla scheda fondo dell'Epistolario Festari per maggiori approfondimenti al riguardo), mentre quelle di Pagani a Festari ivi raccolte gli furono inviate dall'amico Carlo Festari, figlio di Girolamo II, al tempo domiciliato a Venezia. A Soster inoltre, come riportato nella prefazione autografa inserita nel primo volume (c. 3v), si deve la riduzione «in buon essere [delle] lettere ch'erano in qualche parte lacerate», l'ordinamento temporale e la rilegatura del materiale ai rispettivi volumi, nonchè l'inserimento di un ritratto fotografico di Pagani al principio della prima unità (c. 1v, al centro). La numerazione dei documenti, prevista da Soster ma non inserita, è stata redatta con il presente inventario: nell'angolo inferiore sinistro si colloca il conteggio delle carte, mentre nell'angolo superiore destro quello delle lettere. Si rimanda alla descrizione interna delle singole unità per maggiori approfondimenti circa l'ordinamento specifico dei documenti, in prevalenza disposti da Soster in ordine temporale, e le curiosità riguardanti il contesto storico-culturale delle zone di Valdagno e di Arzignano. La ricca corrispondenza testimonia i numerosi rapporti di Pagani e Festari con illustri intellettuali dell'epoca, sia d'ambito umanistico e letterario che scientifico (si ricorda che, oltre a Festari, anche il padre di Pagani era un eminente medico), tra i quali spiccano Ugo Foscolo, il poeta e abate Giuseppe Barbieri (1774-1852), i letterati Giuseppe Bianchetti (1791-1872), Emilio Amedeo De Tipaldo (1795-1878) e Camillo Ugoni (1784-1855).