Epistolario Agostino Vivorio
L'epistolario di Agostino Vivorio è composto da sei volumi cartacei (u.a. 1-6) contenenti complessivamente 473 trascrizioni di lettere che si sviluppano entro un arco cronologico che va dall'8 marzo 1767 al 20 luglio 1822, un mese prima della sua morte. Le missive originali, che trattano prevalentemente argomenti di carattere personale, professionale e d'affari, inerenti gli studi matematico-scientifici e pedagogici e gli incarichi religiosi, anche se non mancano documenti di stima e ringraziamenti, furono inviate da Vivorio a vari destinatari, per un cui approfondimento si rimanda alle singole unità archivistiche. L'epistolario, assieme ad altri volumi manoscritti dell'abate, venne ereditato dal nipote Giacomo Vivorio per confluire, successivamente, nelle collezioni della Biblioteca civica Bertoliana. L'antica segnatura "H= 7. 13 Gonzati.", apposta in inchiostro bruno dalla mano del vicebibliotecario Vittorio Barichella (1830-1911) sulla controguardia anteriore dei voll. 1, 2 e 6 e sul contropiatto anteriore dei voll. 3-5, suggerisce che la documentazione sia pervenuta dalla libreria privata del marchese Lodovico Gonzati (1813-1876), frutto di una raccolta di testi a stampa e manoscritti di carattere locale donata alla biblioteca nel 1876, quando ancora la sua sede si trovava presso il Palazzo Monte di Pietà, prima del trasferimento nell'ex convento di San Giacomo dei Padri Somaschi nei primi anni del 900. Tuttavia, la consultazione dello strumento di corredo "Manoscritti che si trovano nella Libreria di M. Lodovico Gonzati da aggiungersi a quelli della Bertoliana. Catalogo fatto nel 1878" (A. Caparozzo, Vicenza, BcB) non permette di stabilire la sua effettiva collocazione, poichè non rimane traccia di questa antica segnatura. La volontà di lasciare prova del suo prodigarsi ad intrattenere una corrispondenza con molti uomini illustri del tempo è motivata dallo stesso Vivorio affinchè «[ ] i miei Posteri non abbiano a tacciarmi dopo morte d'inerzia, in vista della tenue eredità loro lasciata: dessa sarà un monumento giustificativo de' miei maneggi per arricchirmi» (u.a. 4, doc. 56, p. 86, "post scriptum" in calce al testo). Egli provvide a confezionare sei volumi di lettere manoscritte (u.a. 1-6) che presentano la medesima struttura, funzionale ad orientare il lettore ad una corretta ricerca: in testa al dorso dei voll. 1-5 viene identificata la posizione del volume all'interno dell'epistolario attraverso l'indicazione "Lettere." seguita da "V[olume]." e dal relativo numero "I.", "II.", "III.", "IV." e "V.", mentre sul piatto anteriore del vol. 6 viene apposto il cartiglio che identifica il contenuto corrispondente; sull'angolo superiore sinistro del piatto anteriore di ogni volume viene indicata la raccolta di "L[ettere]." seguita, di volta in volta, dai nn. "1.", "2.", "3.", "4.", "5." e "6°."; la stessa indicazione di "L[ettere]" viene ripetuta in inchiostro bruno sull'angolo superiore sinistro del "recto" della prima carta di guardia anteriore di ogni u.a. (cc. Ir); le lettere vengono sempre introdotte dall'intitolazione originale apposta sul "recto" della prima carta di guardia anteriore (cc. Ir) nei voll. 1 e 2 e sul "recto" della seconda carta di guardia anteriore (cc. IIr) nei voll. 3-6. Di ausilio alla consultazione, la paginazione interna si sviluppa con una numerazione in cifre arabe sull'angolo superiore destro del "recto" e sinistro del "verso" nei voll. 1-5 e sul margine inferiore in posizione centrale nel vol. 6. Inoltre, Vivorio predispose un elenco dei destinatari dei vari volumi, comprensivo dei nominativi e delle pagine in cui si trovano i documenti corrispondenti: l'"Indice de' Suggetti" del vol. 1 è dedicato ai destinatari nn. 1-28 (sulla controguardia posteriore) e nn. 29-43 (sulla controguardia anteriore); l'"Indice delle Persone" del vol. 2 comprende i destinatari nn. 1-23 (sulla controguardia posteriore) e nn. 24-47 (sul "verso" della carta di guardia posteriore, c.IIv); l'"Indice de' Suggetti" del vol. 3 e la "Tavola de' Suggetti" del vol. 4 presentano sulla carta di guardia posteriore i destinatari nn. 1-22 (c. IIIr) e nn. 23-32 (c. IIIv); i "Nomi de' Suggetti" del vol. 5 includono i destinatari nn. 1-20 (sul "verso" della carta di guardia posteriore, c. IIIv) e nn. 21-30 (sul "verso" della prima carta di guardia anteriore, c. Iv); infine, i destinatari del vol. 6 sono elencati sulla carta di guardia posteriore, partendo dai nn. 1-17 (c. XIIIr) a concludere coi nn. 18-23 (c. XIIIv). In questo ordinamento, si è deciso di mantenere l'originario conteggio dei documenti apposto tra parentesi tonde in inchiostro bruno da Vivorio al seguito dell'indicazione del destinatario, del luogo di recapito e di invio e della datazione di ogni lettera (voll. 1-5), che, nell'insieme, rispecchia l'ordine temporale relativo alle lettere inviate ai vari destinatari e, laddove non presente, si è inserita una coerente numerazione progressiva a lapis (vol. 6). Al fine di agevolare il riordino e la consultazione dei volumi, si è scelto di introdurre la numerazione romana per le carte che incorniciano la documentazione vera e propria. Ad un precedente riordino, invece, si deve l'attribuzione della busta di appartenenza all'interno del "Fondo Epistolari" della Bertoliana attraverso l'apposizione a lapis di "b. 134" o "E. 134" sul margine superiore sinistro della prima carta di guardia anteriore (c. Ir) dei voll. 1, 2 e 5 e sul margine superiore del piatto anteriore dei voll. 3, 4 e 6, probabilmente dalla mano della bibliotecaria Franca Maria Galante.