Carte Mariangela Cisco Ghirotti
Le Carte Mariangela Cisco Ghirotti sono entrate a far parte del patrimonio della Biblioteca Bertoliana nel 2000, donate da Maria Ghellini Traverso. A questa donazione si è aggiunto del materiale arrivato l'1 marzo 2019, proveniente dal lascito delle carte di Primo Piovesan effettuata dal nipote Nicola Piovesan al cui interno era pure presente una parte di materiali appartenuti a Mariangela Cisco Ghirotti che si è deciso quindi di far confluire nel relativo fondo di pertinenza. La raccolta documentaria copre un arco cronologico che si estende dal 1946 al 1990 e comprende dattiloscritti con correzioni autografe dei romanzi "Una camicia per Gec" e "L'ultima cicogna", dattiloscritti con correzioni autografe di diversi racconti e novelle, edite e inedite, carteggi con case editrici, riviste, istituzioni e amici italiani e stranieri, inerenti i romanzi e i racconti di Mariangela Cisco Ghirotti, dattiloscritti di articoli per riviste e quotidiani e di servizi per la RAI, alcuni dei quali andati in onda, altri inediti. Sono conservate, inoltre, recensioni relative ai romanzi "Una camicia per Gec" e "L'ultima cicogna" e la documentazione relativa ai premi letterari vinti dal primo romanzo di Mariangela Cisco Ghirotti (Premio Castello, 1961 e Premio Andersen, 1962) oltre al numero della rivista "Notiziario : Comitato Gigi Ghirotti per lo studio e la terapia delle malattie neoplastiche del sangue e per l'assistenza ai malati" dedicato alla memoria di Mariangela Cisco Ghirotti, fondatrice del comitato. Alla donazione Nicola Piovesan appartengono, invece, alcune lettere di Gigi Ghirotti o a lui indirizzate, lettere e telegrammi di condoglianze o in memoria di Gigi Ghirotti, materiali relativi alla promozione di "Una camicia per Gec", alla promozione della mostra di acqueforti e di incisioni su lastre d'argento realizzate da Mariangela Cisco Ghirotti presso la galleria di Mario Albanese, articoli di giornale e alcuni materiali appartenenti a Giulia Cisco Obici, madre di Mariangela. Il materiale della donazione del 2000 si presentava ordinato all'interno di fascicoli dotati di intitolazione originale, frutto di un precedente lavoro che aveva portato alla redazione di un elenco di consistenza non informatizzato. Si è, quindi, descritto tale materiale senza alcuna necessità di effettuare interventi conservativi o di riordino. La donazione Nicola Piovesan, estratta dai materiali delle Carte Primo Piovesan, era invece contenuta all'interno di un raccoglitore trasparente non idoneo alla conservazione della documentazione: per raccogliere tale materiale è stato dunque necessario realizzare un fascicolo in carta non acida e, solo in seguito, si è proceduto alla sua descrizione.