Carte Chilesotti
L'11 novembre 1920 Maria e Alberto Chilesotti depositarono in biblioteca Bertoliana l'archivio e i libri di famiglia. L'elenco del materiale è oggi conservato nell'Archivio Storico della Biblioteca civica Beroliana (serie "Doni e legati della Biblioteca", b. 37, fasc. 61/1). Con l'elenco è allegata una lettera destinata a Domenico Bortolan, allora direttore dell'Istituto, con la convenzione della donazione, suddivisa in 19 "casse". L'archivio venne consegnato in 13 "casse", che, come indicato nella lettera, "furono fatte a sbalzi e dovute combinare a seconda delle dimensioni delle cartelle". L'elenco annota che vennero consegnate "cartelle", volumi rilegati numerati dall'1 al 69, rotoli di pergamene, un catastico, libri di amministrazione, carte del comitato provvisorio del 1848 e il testamento del conte Trento, "cartelle e pacchi di carte riguardanti la famiglia Chilesotti", cartelle di "carte e lettere di famiglia", un volume di mappe e disegni sciolti. E' presumibile che, una volta arrivato in biblioteca, dall'archivio siano state separate le carte di famiglia e i carteggi, utilizzati per comporre il fondo "Carte Chilesotti", accorpato poi alle sezione delle carte di persona presenti in biblioteca. La presenza nelle Carte Chilesotti di fascicoli intitolati da Domenico Bortolan (vedi per es. il fasc. 20) fa supporre sia stato proprio lui l'artefice della suddivisione dei materiali. In fase di inventariazione i due fondi sono stati mantenuti, per rispettare la storia delle carte così come vennero organizzare dal conservatore della biblioteca. Le Carte Chilesotti si compongono di 30 buste. Una sola busta (consistente in un fascicolo) è stata aggiunta in seguito e precedentemente conservata nel magazzino di Santa Maria Nova. Si tratta di materiale di diverso genere, interamente visionato dal bibliotecario Domenico Bortolan che lo ordina parzialmente (è il caso delle suddivisioni per corrispondente nei carteggi) e stila le titolazioni dei fascicoli. All'interno delle singole buste e più in profondità, tra le singole carte, si riscontra molto spesso la presenza di più mani, il che porta a ipotizzare che il materiale sia prodotto da più esponenti della famiglia Chilesotti e passato di mano in mano. Ipotesi avvalorata dall'importante intervallo temporale di produzione. Una parte del materiale è sicuramente ascrivile a don Valentino Chilesotti, in termini grafologici, cronologici e di contenuto. Infatti le tematiche relative alla sacra eloquenza sono propedeutiche alla professione che lo stesso Valentino svolgeva nel seminario di Padova: dapprima professore di retorica e belle lettere, poi di sacra eloquenza. Un'altra parte del materiale è invece prodotta dal nipote Florio Chilesotti (anch'esso sacerdote e amministratore ecclesiastico distrettuale) che ha visionato e probabilmente riutilizzato una parte del materiale dello zio. Esistono, a tal proposito, dei documenti manoscritti da Valentino che presentano annotazioni successive di Florio con date di pubblicazione. Meno rilevanti, ma presenti tra le carte, sono le grafie di altri esponenti della famiglia Chilesotti. I fratelli e le sorelle di Valentino: Angela, Maria Francesca, Antonio, Giuseppe, Maria Teresa; i nipoti di Valentino (figli di Giuseppe): Florio, Maria, Giovanni Battista, Francesco, Chiara; i pronipoti (figli di Giovanni Battista): Caterina e Giuseppe. Per facilitare l'analisi delle relazioni è stato predisposto uno schema sommario dei legami parentali della famiglia Chilesotti, stilato sulla base delle deduzioni estratte dai contenuti delle missive. Questi soggetti si rilevano soprattutto nei carteggi ma in qualche caso possono essere considerati veri e propri soggetti produttori del materiale documentale. Per fare un esempio, all'interno del fondo vi sono i certificati di iscrizione all'Università di Padova di Giuseppe e documenti di Francesco. Mentre nel primo caso è credibile pensare che siano soltanto documenti conservati dal figlio, nel secondo caso è più probabile sia stato lo stesso Francesco a produrre e conservare gli atti relativi alla sua attività istituzionale e personale.