Archivio storico della Sezione Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani - Cngei (Vicenza)
Mario Sica nella sua "Storia dello scautismo in Italia" si lamenta che "la conservazione dei documenti e la cura degli archivi non fanno parte, della mentalità prevalente tra i dirigenti scout". Questo fortunatamente non è il caso di Vicenza, dove la Sezione ha conservato moltissimo materiale nonostante i vari cambi di sede e nonostante queste sedi, soprattutto quella di San Biagio, siano state teatro di svariate alluvioni. Sicuramente ci sono state delle perdite documentali, altri sono presenti ma gravemente danneggiati dall'acqua, nonostante ciò la quantità di quello che si è preservato rimane ingente. Dall'analisi dell'organizzazione originaria si evince poi anche un'attenzione alla conservazione dei documenti che testimonia una consapevolezza dell'importanza della storia della propria associazione. All'arrivo in Bertoliana l'archivio presentava varie tipologie di organizzazione del materiale. La maggior parte si trovava in faldoni (72 per la precisione), seguivano poco più di 200 fascicoli vari e una mole, di circa 1 metro lineare, di fogli sciolti senza alcuna suddivisione preordinata. Si è deciso di censire tutti i fascicoli, sia quelli contenuti nei faldoni sia quelli sciolti, in modo da recepire il tipo di organizzazione adottata dalla Sezione. E' stato poi affrontato il materiale senza condizionatura. In questo modo è stato possibile individuare dei legami tra le carte che, a prima vista, non sembravano esserci. Per quanto riguarda i documenti sciolti, probabilmente si tratta di materiale che era rimasto sprovvisto di una organizzazione in fascicoli ma che non si era accumulato a caso. Si è ipotizzata una sua collocazione in pile orizzontali magari su scaffalature, visto il ritrovamento di post-it con titoli applicati nella parte inferiore dei fogli. Forse erano stati salvati a causa degli allagamenti frequenti a cui la sede è stata sottoposta e collocati a mazzi, ma al momento non si dispone di ipotesi confermate. Volendo dare una idea delle percentuali delle tipologie di organizzazione del materiale trovate si può dire che: i faldoni numerati dall'1 al 72 sono quelli originali consegnati con l'archivio; la busta 73 è in realtà una valigia di cuoio con dentro materiale afferente alle attività di Roberto Tosato nel Cngei; i documenti collocati nelle buste da 74 a 78 sono quelli ai quali è stata data un'organizzazione critica in quanto inizialmente privi di qualunque tipo di unione fisica; i fascicoli, invece, inseriti a partire dalla busta 79 fino alla busta 100, sono quelli trovati privi di un faldone di contenimento ma già condizionati in cartelle. All'interno dei vari faldoni è stata data la descrizione di tutti i fascicoli rinvenuti numerandoli in maniera consecutiva così come erano collocati all'interno. Spesso sono stati trovati documenti sciolti, collocati tra un fascicolo e l'altro, in questi casi sono stati descritti come si trattasse di un fascicolo ulteriore del faldone, indicando nelle note che la condizionatura non è originale.
Una serie di faldoni è suddivisa in ordine cronologico (25 buste). Questo gruppo riporta l'anno (o le annate) sul dorso, e sono spesso organizzati in maniera similare all'interno. Contengono solitamente un fascicolo per la corrispondenza, uno per la gestione amministrativa, materiali del campo estivo, fascicoli tematici sulle attività della sezione, album fotografici su carta relativi a queste attività o al campo. Coprono un periodo che va dal 1948 al 1978 senza soluzioni di continuità. La scrittura predominante sulla copertina dei fascicoli è quella di Walter Stefani. La scatola con sul dorso l'indicazione dell'anno 1974 (il faldone n. 9) non contiene i materiali di quell'anno come le altre, si presume quindi un intervento posteriore. Infatti, intorno al 1980, Ivan Danchielli dovrebbe aver iniziato una riorganizzazione del materiale. A tale scopo venne creato un timbro di protocollo apposito che venne apposto ai documenti anche non se coevi. Il criterio usato dal Danchielli sembra, almeno per alcuni documenti, quello del legame con la sua attività di Capo Reparto e di Commissario o con quella del padre Guido, per lunghi anni Presidente della Sezione. Il materiale che indiscutibilmente ha visto questa riorganizzazione è indicato nell'inventario nella serie "Protocollo Danchielli".
Con l'archivio della Sezione vicentina, è giunto anche l'archivio dei Senior. Si è deciso per una divisione in due grandi sub-fondi visto che era possibile discernere chiaramente i due produttori di documentazione. Alcuni faldoni contengono esclusivamente numeri di riviste scout, mentre altre riviste si trovano sciolte o rilegate in volume. Alcuni numeri di riviste si trovano invece inserite tra la documentazione della Sezione e tale collocazione hanno mantenuto. Si trovano materiali usati per la composizione dei vari numeri, oltre a prove di stampa per le riviste a tirature locale ma non solo, avendo Vicenza ospitato per anni la redazione di alcune riviste anche di carattere nazionale. Le riviste sono state associate al sub-fondo della Sezione in quanto predominante. Sono spesso raccolti gli articoli della stampa locale che parlano delle attività della Sezione. Ma vengono conservati anche gli articoli relativi alla Sezione vicentina pubblicati sulle riviste scout nazionali. A volte gli articoli sono evidenziati o bordati con pennarello, allo stesso, laddove non appare, viene indicata la data e il titolo della testata giornalistica.
La documentazione ha seguito gli spostamenti delle sedi della Sezione. La prima sede, nel 1915, fu la Caserma dei vigili del fuoco ma già lo stesso anno si spostò presso le Scuole tecniche in via S. Marcello. L'anno successivo la sede migra prima al Collegio Baggio a San Bortolo, poi a Palazzo Querini in via S. Marco infine in Via Zanella. Dal 1920 (salvo poi lo sciogliemento nel 1927) la sede diventa quella per così dire "storica" nell'area con annesso imbarcadero a San Biagio. Tale ritornerà ad essere nel dopoguerra fino all'alluvione del 2010. Nel 1963 si aggiunge inoltre la sede di Piarda Fanton (fino all'alluvione del 1 novembre 2010). Dal 2010 (e fino al momento presente, febbraio 2020, la Sezione occupa due sedi, in Stradella della Cappuccine, 16 e in Contrà Cornoleo, 12.